Benefici fiscali con la stessa residenza: in alcuni casi è possibile creare due stati di famiglia vivendo sotto lo stesso tetto
Ci sono casi in cui in un nucleo familiare uno o più figli non è a carico fiscale dei genitori. Significa che autonomamente i soggetti effettuano la dichiarazione dei redditi. Ciò però non consente di fare diversi Isee.
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente riguarda i beni, mobili e immobili, di tutti i membri del nucleo familiare. Detto in altri termini, pure se un figlio ha un reddito a parte, finchè ufficialmente risiede nella casa genitoriale non potrà fare un Isee per conto proprio perché questo è unico per lo stato di famiglia.
Ovviamente così non si potrà fare domanda per alcuni benefici. Ad esempio, se il figlio avesse una residenza da solo e con un’altra persona in un’altra casa, forse con il reddito che ha potrebbe avere un Isee non troppo alto e quindi l’accesso ad alcuni benefici. Ma se è sotto lo stesso tetto dei genitori e magari con altri fratelli, ciò non sarà mai possibile perché si accumulano tutti i beni.
Benefici fiscali con la stessa residenza: quando è possibile avere due stati di famiglia
C’è però un modo – perfettamente legale – di creare diversi nuclei familiari anche se la residenza è la stessa. Lo stato di famiglia – documento che si può richiedere presso l’ufficio anagrafico del Comune di residenza e da qualche settimana anche online – è il documento che certifica la famiglia anagrafica, ossia chi sono le persone che vivono sotto lo stesso tetto, legate da uno stato di parentela e affettivo, quindi che siano genitori e figli, nonni e nipoti e una coppia di conviventi.
Come fare dunque ad avere due diversi stati di famiglia se la residenza è unica? Non si può scindere se sussiste il grado di affettività e parentela, ma se questo non c’è, è possibile creare due stati di famiglia e quindi due Isee, con conseguenti ed eventuali agevolazioni fiscali.
È la situazione che può esistere quando allo stesso indirizzo risiedono ad esempio due o più studenti fuori sede o lavoratori che hanno preso la residenza in un’altra città per un periodo lungo, il tempo di svolgere un determinato lavoro.