Assegno unico di maggio, quando sarà pagato?

Assegno unico, attesa per il terzo contributo previsto dalla nuova legge per chi ha figlia a carico fino ai 21 anni d’età

Assegno Unico
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Maggio corrisponde al terzo mese di pagamento per l’Assegno Unico e Universale, almeno per i cittadini che hanno presentato domanda da gennaio al 28 febbraio. Chi l’ha fatto dopo, infatti, sta ricevendo ora i primi accrediti, anhe se – ricordiamolo – sono previsti anche gli arretrati per gli aventi diritto.

È il caso ad esempio di un figlio nato questo mese: l’Assegno è previsto dal settimo mese di gravidanza (dunque tre mesi di arrestrati) fino al 21 anno di età.

Ma quando arriveranno i soldi di maggio? I pagamenti di questo mese sono in programma da venerdì 13 maggio e si concluderanno a fine mese. I soldi sul conto corrente non arriveranno a tutti nello stesso giorno e qualcuno dovrà attendere un po’ di più.

Per togliersi qualsiasi dubbio, è possibile controllare a che punto è propria pratica del mese. Oltre ad accedere nell’area riservata del sito dell’Inps con lo Spid e gli altri strumenti di identificazione digitale (sezione Fascicolo previdenziale, Prestazioni e servizi), si può verificare tramite l’app IO Italia nella sezione messaggi Disposizione pagamento INPS.

Assegno unico, i pagamenti di maggio 2022: chi ha diritto

Ricordiamo quali sono le caratteristiche principali per poter chiedere l’Assegno Unico e Universale, la grande novità fiscale del 2022 che coinvolge praticamente chiunque abbia un figlio con meno di 21 anni.

Bisogna essere residente in Italia per almeno due anni, anche se non in modo continuativo. Non è obbligatorio presentare l’Isee allegato alla domanda. Infatti chi ha redditi molti alti e non provvede a presentare la documentazione per il calcolo dell’Indicatore Economico, ha comunque diritto all’assegno, anche se solo di 50 euro al mese.

Previsti molti più soldi, invece, per ogni figlio a carico per chi ha un Isee non superiore ai 40mila euro. Viene corrisposto senza limiti di Isee e di età per chi ha carico figli disabili.

E se un figlio che è maggiorenne lavora? È possibili comunque ricevere l’assegno purché si riepettino certi limiti imposti dalla legge. Nelle ultime settimane sono vari i chiarimenti dell’Inps che sta pubblicando diverse circolari, spiegando a chi spettano le maggiorazioni, in quali casi gli assegni possono avere cifre maggiori.

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