Tasse comunali Imu e Tari, c’è la scadenza dell’acconto ma bisogna verificare bene cos’ha deciso l’ente locale
Maggio e giugno sono mesi terribili per quanto riguarda le tasse. Ci sono tante scadenze e lo sanno bene i liberi professionisti, gli imprenditori, i commercialisti e i consulenti vari che cominciano a lavorare a ritmi più serrati, con le date cerchiate in rosso.
Se in generale pagare le tasse non è mai bello (ma è necessario, per legge e moralmente) forlo in quest’anno di crisi è ancora più difficile. Per tale motivo lo Stato ha previsto bonus, sconti, agevolazioni e slittamenti. Ma in alcuni casi può fare poco se non dare indicazioni come per le imposte locali.
Il 16 giugno è una data importante per milioni di italiani chiamati sborsare per l’Imi e la Tasi, tasse comunali che riguardano i proprietari di immobili. Entro quel giorno bisogna versare la rata di acconto e dopo sei mesi, entro il 16 dicembre, quella di saldo.
Come detto sono imposte locali che vanno nelle casse del Comune e c’è quindi un po’ di autonomia decisionale. Lo Stato scrive le leggi, dà delle linee guide e imposta dei parametri, poi ogni singolo Comune può prendere delle decisioni in merito: stabilire, ad esempio, che per una certa categoria di persone è previsto uno sconto oppure un’esonero.
Se per quest’anno il proprio Comune non ha preso nessuna decisione, significa che bisogna rispettare le aliquote e le regole dello scorso anno.
Tasse comunali, slittamento di tre mesi ma non ovunque
La buona notizia è che per alcuni comuni la data del 16 giugno per Imu e Tasi è stata rinviata di tre mesi, al 16 settembre 2022. Un’agevolazione non da poco viste le difficoltà economiche per milioni di italiani che stanno combattendo contro il pesante rincaro dei prezzi.
Uno slittamento che, è bene ricordarlo, non comporta alcun interesse da pagare. Non resta quindi da verificare di persona presso l’ufficio competente o sul sito istituzionale se ci sono notizie in merito, se sono previsti sconti o rinvii.
Non mancano i Comuni dove i pagamenti sono stati sospesi. Purtroppo bisogna dire in questo caso perché la decisione è stata presa dove è accaduto un brutto evento come un terremoto. Parliamo ad esempio di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, Comune dell’isola d’Ischia colpiti dal terreono dell’agosto 2017. Qui l’esonero di Imu e Tasi ci sarà fino al 2023.