EasyJet decide il taglio e volerà con un numero ridotto, a essere sacrificata sarà una fila: poche poltrone per una grande scelta economica
L’estate è alle porte e proprio nel periodo di maggiore vitalità per le compagnie aeree di Europa, l’Easyjet, nota soprattutto per i volo low-cost, metterà a disposizione meno posti. A essere sacrificata sarà l’ultima fila dei A319, gli aerei più piccoli della compagnia.
Secondo la britannica Bbc saranno dunque solo sei i posti tagliati. Un numero che sembra basso ma moltiplicato per ogni mezzo diventa importante. Entrate in meno, penserà qualcuno, ma la scelta è quasi obbligatoria. I motivi, ovviamente, sono economici. L’azienda in questo modo farà fronte alla mancanza di personale poiché durante la pandemia, con i voli bloccati e le possibilità di viaggiare ridotte all’osso, ci sono stati tagli al personale.
Secondo le regole della Civil Aviation Authority, a ogni numero di passeggeri deve corrispondere un numero di membri del personale. Siccome questo è calato, di conseguenza deve essere inferiore per ogni viaggio anche quello dei viaggiatori.
Sugli aerei A319 dunque il numero massimo dei passeggeri potrà essere di 150 e non più 156. In automatico, i membri dell’equipaggio possono essere tre e non più quattro come prima della pandemia.
Ora che le restrizioni anti-Covid non sono più in vigore come mesi più bui della pandemia e le persone sono tornate a viaggiare, la compagnia ha riscontrato problemi in relazione all’equipaggio e tutto ciò ha provocato la cancellazione di vari voli nel mese di aprile.
EasyJet cancella l’ultima fina: una garanzia anche per i viaggiatori
La compagnia, dinanzi alle problematiche riscontrate, ha infatti ricominciato a riassumere per fortificare il personale di volo e tornare a rendere un servizio come prima della pandemia. Negli anni pre-Covid, infatti, ogni giorno la flotta Easyjet trasportava circa 300mila persone al giorno.
Ma nonostante le assunzioni, le difficoltà potrebbero avere effetti fino al prossimo anno e un modo per arginare le difficoltà degli ultimi mesi è stato appunto tagliare l’ultima fila, un modo per non cancellare il volo intero.
La scelta è caduta sugli ultimi sei posti poiché di solito sono quelli che si prenotano gli ultimi giorni prima della partenza. Una tutela anche per i viaggiatori perché la vendita di massimo 150 non dovrebbe dunque provocare danni a chi ha programmato un volo da mesi, evitando cancellazioni all’ultimo.