Vinili da collezione, alcuni costano anche migliaia di euro: occhi a quelli che abbiamo in casa: le caratteristiche per poter rivendere
Ritorno al passato. La tendenza degli ultimi anni è quella di andare a riscoprire il vinile che è tornato di moda, ammesso che fosse passato. Quando alle fine degli anni Duemila la connessione internet era ormai nelle case più o meno di tutti, la musica si ascoltava in formato mp3 e i giovani andavano in giro con l’apposito lettore.
Prima ancora c’era lo strumento che consentiva di leggere i cd ma l’esordio della musica “portatile” si ebbe con il walckman. Grande poco più di un’audio cassetta, consentiva la lettura del nastro.
Ma dalla cassetta all’mp3, diversi artisti hanno continuato a pubblicare la propria musica anche sul vecchio supporto del disco in vinile. Ora il mercato è diventato fiorente: un po’ per nostalgia, un po’ per avere in casa un pezzo che rappresenta i tempi che furono, la vendita dei vinili è aumentata, ma anche per un altro motivo.
Come le monete, la collezione fa girare molti soldi. Chissà quanti hanno in casa, in un ripostiglio e una soffitta, hanno vecchi dischi in scatoloni impolverati.
Vinili da collezione, come riconoscerli
Ma avere un vinile in casa, anche se datato, non significa in automatico essere in possesso di un tesoro. Ci sono varie caratteristiche e requisiti da considerare. Vediamo come capire se un vinile ha valore e quali i più ricercati.
Innanzitutto bisogna vedere il grado di conservazione del disco e della copertina, la data, se e quanto è rato e il numero di serie. Alcuni possono costare anche migliaia di euro: è il caso di White Album dei Beatles che su eBay è stato venduto per 19mila sterline. Elevanto anche il prezzo di God Save the Queen dei Sex Pistols, andato al compratore per oltre 10mila sterline.
Per non parlare poi delle edizioni speciali pubblicate dalle case discografiche per stanno cavalcango l’onda del redivivo mercato dei vinili.
Uno dei più ricercati sembra essere Supernatural Girl di Ferris Wheel, del 1975, perché sembra che non ce ne siano molti in giro. Stessa storia per The Black Album di Prince e Ummagumma dei Pink Floyd che la stessa band non apprezzava molto. Distrattato, per i pochi che ce l’hanno potrebbe valere molto.
Tra i più ricercati degli artisti italiani c’è Mina con noi della Tigre di Cremona del 1969 e il doppio album del 1958 che Adriano Celentano realizzò con Eraldo Volontè & His Rockers.