Bonus digitalizzazione impresa, prosegue l’erogazione per le attività che vogliano dare una sterzata innovativa
La digitalizzazione è un tema che sta molto a cuore alle istituzioni tanto che a livello nazionale esiste anche il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale. Rendere tutto più smart non significa solo un grande risparmio di tempo ma anche in termini economici e di consumi.
La digitalizzazione è un beneficio per l’ambiente (anche se un minimo di inquinamento c’è sempre) e lo Stato la incentiva con un bonus rivolto alle aziende che sceltono una connettività a banda larga. Che si voglia dare tutto il tempo necessario affinché le domande possano essere molte, è chiaro dai termini a disposizione: le istanze si possono presentare dal marzo scorso per 24 mesi, fino a marzo 2024.
Bonus digitalizzazione impresa, la divisione in fasce
Il bonus viene erogato a tutti in modo indiscriminato? Bisogna già avere alcuni requisiti e può arrivare anche a 2.500 euro. Il contributo è dedicata alle azienda che operano sul territorio nazionale e non è un bonus inedito visto che c’è già stata una prima fase. Serve per ottenere servizi internet con connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s e abbonamenti a velocità in download da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s che abbiano una durata di 18 o 24 mesi.
I voucher saranno riconosciuti fino all’esaurimento dei fondi. Ma quanto si può ottenere? Il bonus è diviso in tre fasce. Voucher A, divisi a loro volta indistinti in A1 e A2, è pari a 300 euro e il contratto deve avere una durata minima di 18 mesi fino a un massimo di 36 mesi. A1 è quando ci sono connessioni con velocità massima in download compresa tra 30 Mbit/s e 300 Mbit/s; A2 in 00 Mbit/s e 1 Gbit/s.
I voucher di fascia B, invece, sono di 500 euro per coprire i costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, ma deve esserci una giustificazione degli operatori che forniscono il servizio.
Infine i voucher di fascia C di 2.000 euro per contratti da 24 a 36 mesi di durata se si passa ad una connettività con velocità massima in download superiore a 1 Gbit/s. Il valore del voucher può salire di ulteriori 500 euro come nei casi già spiegati per far fronti ai costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte dei fornitori. La soglia di banda minima garantita deve essere pari ad almeno 100 Mbit/s.