Un attacco hacker che ha messo in ginocchio i sistemi di prenotazioni: i precedenti fanno capire quanto siamo vulnerabili
Quando l’anno scorso gli hacker avevano preso di mira la Regione Lazio, creando caos nel sistema di prenotazione dei vaccini, forse davvero per la prima volta ci siamo resi conto quanto la tecnologia, che tanto ha dato e continua a darci in termini di servizi e comodità, può anche togliere molto. Il livello di vulnerabilità, insomma, è altissimo.
Nei giorni scorsi un episodio simile ha messo di nuovo e repentaglio la sicurezza di un settore molto delicato come la sanità. Questa volta nel mirino dei cybercriminali è entrata la Lombardia.
Un attacco hacker contro gli ospedali di Milano che a partire dal 1 maggio ha bloccato tutto il sistema dei Pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli e del Sacco, ma danni pesanti e disservizi sono avvenuti anche al Buzzi e al Macedonio Melloni così come in altre 33 sedi territoriali.
Un intero sistema paralizzato, ma perchè? Quali sono gli obiettivi? Oggi non si sequestrano più i figli dei ricchi imprenditori per chiedere il riscatto, mai i dati di centinai di migliaia di cittadini e soprattutto un intero sistema. Alla Regione sembra infatti essere arrivata la richiesta di riscatto di quasi 2 milioni di euro che il presidente della Giunta Attilio Fontana aha rispedito al mittente.
Nei giorni successivi sono stati accettati gli ingressi dei pazienti in ospedale sono attraverso un modulo cartaceo, rallentanto tutto il lavoro degli operatori, a danno degli utenti e anche degli altri ospedali che hanno avuto maggiori richieste rispetto all’ordinario.
Ma nella pratica, quali sono i dati? Non è stato possibile usare i sistemi che riguardano tutte le procedure del Pronto soccorso ma comunque secondo la regione non sono stati sottratti i dati personali.
Un duro colpo in parte attutito dai sistemi si sicurezza innalzati nei mesi scorsi. La sicurezza informatica, infatti, è ormai un tema delicato del quale bisogna parlare e soprattutto investire per evitare disagi del genere che possono essere nulla rispetto a quello che gli hacker possono fare.
Oltre al precedente della Regione Lazio c’è anche quello di Trenitalia con il sistema di prenotazione andato fuori uso. Sono solo degli esempi di come un attacco hacker possa bloccare un intero paese.