Vendevano carne avariata, scaduta e perfino con vermi e batteri di salmonella ed escherina coli. Dove è successo, chi ha coinvolto e le conseguenze
Incuranti di ogni minima norma igienica, sanitaria e del buon gusto aggiungiamo, hanno venduto e riciclato rietichettandola con nuova scadenza carne scaduta, carne avariata e carne destinata a scopi diversi da quelli alimentari.
Hanno venduto persino carne con al proprio interno batteri pericolosi per la salute dell’uomo come la salmonella e l’escheria coli. Ma non solo. Lo hanno fatto per anni, lo hanno fatto impunemente e lo hanno fatto coinvolgendo, inconsapevoli, importanti catene alimentari come il ristorante McDonald’s ed i supermercati Auchan e Carrefour.
Un vero e proprio attentato alla salute pubblica ed al bene comune. Una frode alimentare in grande scala ed in grande stile. Un vero e proprio crimine che, per fortuna è stato scoperto, interrotto ed al termine di un seguitissimo ed attesissimo processo condannato da un Tribunale. Il tutto grazie al coragggio di un dipendente più onesto e sensibile degli altri.
Parliamo di quanto è accaduto in una importante catena di macellazione, una delle più grandi d’Europa. Una catena che nel periodo a cavallo tra il 2005 ed il 2013 ha tratto profitti illeciti, criminali oseremmo dire, da questo tipo di condotta. Vediamo insieme tutti i dettagli
Vendevano carne avariata, il processo
I fatti si sono svolti in Francia, e per la precisione a Chateaubriant nella regione della Loira dove è situata la sede legale e la principale sede operativa della Castel Viandes. La ditta di macellazione è stata denunciata da Pierre Hinard, il dipendente coraggioso che, a costo di perdere il lavoro e di subire minacce indicibili, ha rivelato tutto mandando a processo i propri capi ed i propri colleghi.
I reati, come detto, sono stati perpetrati tra il 2005 ed il 2013 quando dopo la denuncia di Hinardi sono scattate le indagine della Gendarmerie. Al termine delle indagini il quadro apparso è stato clamoroso tanto che sono scattate le manette per i responsabili, l’inevitabile scandalo ed il processo. Processo che in questo inizio del 2022, dopo dieci anni di dibattimento, è arrivato a sentenza.
In Italia se ne è parlato poco, quasi nulla, ma la eco in Francia è stata vastissima. Se non altro per il coinvolgimento, loro malgrado, di nomi importanti del circuito agro-alimentare come Mc Donald’s, Auchan, Carrefour ma anche catene locali come Systeme U e Flunch.
Inevitabili le condanne, 23 in totale le più importanti delle quali per il proprietario e per l’amministratore delegato della Castel Viandes. Ma sono scattati giudizi, meno pesanti, anche per i commerciali, gli amministrativi ed i dipendenti che, seppure consapevoli della vicenda, hanno taciuto. Tranne Pierre Hinard un vero e proprio eroe della tutela dei consumatori.