Artigiani e commercianti italiani pronti a cerchiare in rosso sul calendario la data del prossimo 16 maggio, il giorno della scadenza INPS per il contributo della compensazione da esonero. Ecco come funziona, quanto vale e che passi fare per ottenerla.
Gli artigiani ed i commercianti italiani sono vicini ad una scandeza fiscale importante. Parliamo della scadenza del prossimo 16 maggio. Ma perchè è una scadenza cosi importante? Partiamo dal contesto.
La crisi economica in atto, nata dalla pandemia da coronavirus covid-19 ed acuita dallo scoppio dela guerra tra Russia ed Ucraina ha lasciato sul campo, oltre al drammatico tributo di vite umane perse, danni strutturali importanti.
Basti pensare al numero di imprese chiuse nel biennio che intercorre tra marzo del 2020 e marzo del 2022. Per non tacere del crollo del Prodotto Interno Lordo, il PIL. PIL sceso di netto, un dato a doppia cifra, con l’avvento del primo lockdown ed ancora nemmeno compensato dalla risalita del 2021, +6,6% e dal primo trimestre positivo del 2022.
E con all’orizzonte nuvole nere e dense in agguato per il progressivo aumento delle materie prime. In particolare quelle legate alla produzione di energia e dei consumi primari. Tutti fattori che hanno colpito duramente tutta l’economia in generale ed il settore del piccolo commercio e dell’artigianato in particolare.
Per mitigare, o almeno limitare, i danni della situazione i Governi guidati da Giuseppe Conte e Mario Draghi, quelli che si sono succeduti alla guida del Paese durante la pandemia, hanno messo in opera una serie di strumenti legislativi ed economici.
Uno dei più apprezzati in senso assoluto è stata la Legge di Bilancio n. 178 del 2020, quella che al suo interno ha previsto per queste categorie di lavoratori l’esonero contributivo.
Esonero contributivo che ha permesso a commercianti ed artigiani di riorganizzarsi, o almeno a tentare di farlo. Ed ora che le scadenza tornano ad essere quasi normali possono ancora beneficiare dei vantaggi pregressi.
Il prossimo vantaggio in ordine di tempo arriva appunto il prossimo 16 maggio quando è previsto il pagamento del contributo IVS. Secondo quanto comunicato nel messaggio INPS 688 dell’11 febbraio 2022 il contributo versato in eccedenza può essere compensato con i versamenti eccedenti pregressi.
Per accedere alla compensazione, indicato come contributo, è necessario collegarsi, tramite SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi al Sito dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS ed accedere al Cassetto previdenziale.
Al suo interno, nella sezione Domande Telematizzate, c’è la spazio dedicato a Rimborso e/o compensazione contributiva. La compilazione della domanda è molto intuiva e permetterà a commercianti ed artigiani di compensare i versamenti forniti in eccesso.