Forze dell’Ordine: gli aumenti slittano a giugno

Forze dell’Ordine: gli aumenti e gli arretrati previsti per maggio probabilmente slitteranno a giugno. 

Forze dell'ordine aumenti slittati
( foto Instagram)

Le Forze dell’Ordine non hanno ancora ricevuto gli aumenti di stipendio e gli arretrati previsti dopo la firma qualche mese fa del rinnovo contrattuale. E’ infatti di dicembre il rinnovo del contratto ufficiale per il personale delle Forze dell’Ordine ma si è ancora in attesa del riconoscimento degli aumenti di stipendio stabiliti e degli arretrati spettanti. Tutto è subordinato alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo del contratto dopo il via libera della Corte dei Conti e la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Sembra sempre più evidente che le Autorità preposte abbiano deciso di attendere i 30 giorni che per legge devono passare tra la suddetta firma e la pubblicazione in Gazzetta. Calcolando che la firma del Presidente Mattarella è stata apposta il 20 aprile, è palese che i tempi di pubblicazione si siano dilatati e che sia andata sfumando l’attesa per il mese di maggio, quando si attendevano le buste paga con i nuovi importi spettanti. I riconoscimenti dovuti sembrano destinati a slittare ulteriormente al mese di giugno 2022 con evidente disappunto delle parti coinvolte.

Forze dell’Ordine: cosa prevede il nuovo contratto

Le novità previste dal rinnovo contrattuale del comparto Difesa e Sicurezza sono riferite ad aumenti medi lordi di 128 euro e 144 euro per la Polizia Penitenziaria. Stabilita la corresponsione di 775 euro per il pagamento dell’affitto e di 1000 euro per il deposito in caso di personale trasferito d’autorità ad altra sede. Il provvedimento riguarda circa 430 mila dipendenti pubblici impiegati nelle Forze Armate e di Polizia che usufruiranno di aumenti tabellari della retribuzione

Altra novità importante è l’introduzione di norme a tutela della genitorialità e delle dipendenti vittime di violenza di genere con l’inserimento delle stesse in specifici percorsi di protezione. Si aggiunge l‘istituzione di diverse indennità specifiche per ogni corpo quali ad esempio il controllo del territorio a favore della Polizia di Stato e i Carabinieri o il contrasto all’evasione nel caso della Guardia di Finanza. Fondamentale anche l‘individuazione di nuovi diritti riconosciuti ai dipendenti con figli con la possibilità di beneficiare della cessione di ferie da parte di colleghi in caso di assistenza a figli minori con specifiche necessità e infine il congedo solidale.

Per quanto riguarda il capitolo degli arretrati è stato stabilito un assegno una tantum come bonus e il riconoscimento degli aumenti non percepiti nel 2019, nel 2020 e nel 2021 e nei primi mesi del 2022. Si rimane dunque in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la contestuale entrata in vigore per il via libera degli accrediti in busta paga del dovuto.

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