Il Bonus integrativo IRPEF 2022 presenta nuovi dettagli. Andiamo a scoprire quali
Il Bonus integrativo IRPEF nel 2022 cambia pelle e si ridefinisce con la nuova Legge di Bilancio con effetto dal 1 gennaio 2022. La misura era stata introdotta il 1 luglio 2020 ed era riservata ai contribuenti con un reddito complessivo fino a 28 mila euro e rinominata trattamento integrativo. Parliamo del credito Irpef riconosciuto direttamente in busta paga dal sostituto d’imposta ai lavoratori dipendenti, con un reddito inferiore ad una certa soglia. Le novità rientrano nella complessiva riforma fiscale con le nuove aliquote e i nuovi scaglioni Irpef, l’abolizione e rimodulazione di detrazioni e l’eliminazione dell’Irap per alcuni contribuenti.
La misura prevede un credito d’imposta pari a 1.200 euro netti annui (100 euro al mese). La Legge di Bilancio 2022 ha modificato i requisiti di spettanza del Bonus e ha ridotto da 28 mila euro a 15mila euro il limite di reddito complessivo necessario per ottenere il contributo integrativo Irpef dei 1200 euro netti l’anno da parte dei percettori di reddito da lavoro dipendente e assimilati con le stesse modalità di calcolo e requisiti. Sono esclusi i percettori di reddito da pensione. Si è quindi determinata per molti lavoratori la perdita dei 100 euro in busta paga mensile.
Bonus integrativo Irpef 2022: a chi viene riconosciuto?
Il trattamento integrativo può spettare in busta paga ma su specifica richiesta del lavoratore ai contribuenti con un reddito complessivo inquadrato sopra i 15mila euro. La manovra quindi assegna il contributo integrativo anche con redditi superiori ai 15mila euro ma non ai 28mila euro. Inoltre viene riconosciuto a condizione che la somma di determinate detrazioni come, i carichi familiari, il reddito da lavoro dipendente e assimilati, gli interessi passivi su prestiti o mutui del 2021 e le rate delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 (sanitarie, recupero edilizio e riqualificazione energetica), sia di ammontare superiore all’imposta lorda.
La modifica normativa prevista dalla Legge di Bilancio 2022 effettua dunque un vero e proprio sdoppiamento del sistema di calcolo del trattamento integrativo Irpef per i redditi fino a 15mila euro e per quelli fino a 28 mila euro.
Il trattamento va riconosciuto dai sostituti d’imposta in via automatica, senza dover attendere la richiesta da parte dei lavoratori, direttamente in busta paga. La relativa spettanza potrà essere verificata in sede di conguaglio. La determinazione dell’importo spettante va calcolato sulla base dei dati relativi al reddito previsionale dell’anno in corso e alla capienza o all’incapienza sulla base delle detrazioni. L’eventuale conguaglio andrà presentato in fase di dichiarazione dei redditi presentata dal lavoratore.