Risparmio, nei primi tre mesi del 2022, a paragone con lo stesso perioso dello scorso anno, i numeri sono positivi
A marzo si consolida il processo di crescita del risparmio, una tendenza che seppur lenta è netta, riporta Reti di consulenza. Si parla di volumi netti mensili per 4,8 miliardi di euro, un segno positivo dello 0,8% rispetto all’anno scorso (-10,9% rispetto al mese precedente).
Il bilancio dei primi tre mesi del 2022 è quindi sorridente con 13,9 miliardi di euro, un aumento di ben 7,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Non è solo un dato migliorativo a paragone con i mesi dell’anno precedente, ma è un record.
Sono 2,2 miliardi si euro le risorse che si trovano su conti correnti e depositi ma va rilevano comunque che c’è stata anhe una crescita di clienti, più 19mila unità.
Il flusso di raccolta realizzato complessivamente su strumenti finanziari, i prodotti delle assicurazioni e le gestioni dei patrimoni, raggiunge i 2,6 miliardi di euro.
Un situazione che si realizza nonostante ci sia una continua fase di incertezza geopolitica e macroeconomica, ha detto Marco Tofanelli, segretario generale dell’associazione.
Non è facile oggi mettere soldi da parte vista la grave crisi inflazionistica che mette a dura prova il potere d’aquisto e il consumi.
Ma questa situazione, continua Tofanelli la “prova della solidità del modello” è nel progressivo aumento di cittadini che decidono di affidarsi a un consulente della finanza per gestire e programmare bene i propri investimenti, proprio mentre c’è un periodo di incertezza.
Infine afferma che tale situazione si è creata anche grazie alla “cultura finanziaria” e all’educazione che la Rete porta avanti tra i propri clienti.
Risparmio, maggiori investimenti in assicurazione e previdenza
Oltre il 58% dei soldi depositati nei tre mesi presi in riferimento sono confluiti sul comparto assicurativo e previdenziale con cifre che sono superiori a 1 miliardo di euro. Si concentrano tra unit linked (544 milioni) e polizze multiramo (438 milioni).
La distribuzione diretta delle quote di fondi comuni sono volumi netti positivi per 370 milioni. La raccolta netta, realizzata sulle gestioni patrimoniali individuali, è positiva per ben 377 milioni euro.
Per quanto riguarda i soggetti, il primo per raccolta a marzo è il gruppo Fideuram con 1,17 miliardi di euro e 4,21 miliardi di euro da inizio anno. Secondo Fineco con 1 miliardo a marzo e 2,5 miliardi da gennaio, segue il gruppo Mediolanum.