Password, il vademecum contenente cinque semplici consigli per scegliere le più sicure ed evitare di cadere vittima dei cyber criminali.
La tecnologia è ormai una colonna portante della nostra quotidianità. Lo smartphone un’estensione del nostro corpo, i computer un mezzo di vero e proprio sostentamento. A tali macchine affidiamo, quindi, tutta la nostra vita. Ed è proprio per tale ragione che, quindi, quando si utilizzano questi dispositivi – con le relative applicazioni- bisogna essere molto cauti e badare alla sicurezza. Per tale ragione scegliere accuratamente le password è di fondamentale importanza.
Per creare una password sicura è necessario porre in essere alcune piccole cautele. Seguire più che altro specifici consigli in modo da non scoprire il fianco ad eventuali malintenzionati. Certo avere un passepartout sarebbe una grande comodità. Eppure il risvolto potrebbe essere dei peggiori se qualcuno riuscisse a carpirlo.
Scegliere una password non è qualcosa da fare con leggerezza. Ai nostri dispositivi, alle applicazioni che utilizziamo affidiamo la nostra vita. Motivo per il quale bisogna essere oculati. La redazione di Today ha riportato un piccolo vademecum stilato da Check Point Software per aiutare gli utenti in questa scelta fornendo ottimi consigli.
In primo luogo è bene mischiare i caratteri. Non parole di senso compiuto o date di compleanno ma un mix di lettere e numeri, nonché di simboli per rendere così difficilissimo trovare la giusta combinazione ad eventuali malviventi.
Non solo, sarebbe opportuno utilizzare una password diversa per ogni applicazione. Come già riportato, sarebbe comodo non dover avere il peso di ricordare un’infinità di chiavi di sicurezza. Ma così ci si esporrebbe ad un grandissimo rischio. Difficile? No. Esistono infatti i password manager, delle applicazioni che aiutano in questo.
Tornando alla composizione, il consiglio è quella di rendere la chiave più lunga è più difficile da ricordare. Le cifre devono essere almeno otto.
Altro consiglio è quello di cambiarle regolarmente. Un’abitudine insolita ma che se, davvero, si volesse proteggere la propria identità sarebbe tra le più efficaci.
Infine, abbiamo l’identificatore a due fattori. Cosa significa? In sostanza si tratta di un metodo che prevede due tipi di conferma distinti allorquando viene identificato un accesso ad app o dispositivi bloccati. Sms+email ad esempio è la combinazione per eccellenza. In tal modo l’utente sarà sempre aggiornato su ciò che accade e potrà sentirsi al sicuro.