L’Istituto previdenziale rilascia una serie di informazioni aggiuntive a seguito delle numerose domande sbagliate giunte in questi mesi.
Assegno unico universale 2022, ci sono degli aspetti che l’INPS chiarisce con una apposita circolare. Le spiegazioni aggiuntive rispetto alle informazioni fino ad oggi note riguardano chi può usufruire della misura concepita dal Governo e che, da quest’anno, ha inglobato altri sussidi preesistenti.
Con due genitori entrambi occupati c’è un surplus di 30 euro per ogni figlio rispetto alla somma base vincolata dal reddito. La maggiorazione si riduce in maniera inversamente proporzionale al crescere dell’ISEE e sparisce una volta raggiunti i 40mila euro annui.
Inoltre da questa cifra a salire non occorre alcun ISEE, dal momento che, per l’appunto, si resta solamente con i rimborsi statali basilari. Infatti anche chi non allega un ISEE, magari per una dimenticanza, finisce automaticamente in questa fascia meno privilegiata, pur avendo magari diritto ad ottenere un aiuto economico maggiore.
Assegno unico universale 2022, a chi tocca
Sono rilevati dall’INPS, in materia di Assegno unico universale 2022, anche i redditi di chi percepisce DIS-COLL e Naspi. Ma i percettori devono avere tali situazioni in corso al momento della domanda e per la maggior parte dell’anno. Inoltre sono validi anche i redditi di un genitore che lavori eventualmente all’estero. Ma dovrà avere in Italia la propria residenza fiscale.
Con due genitori autonomi nel campo dell’agricoltura, c’è il si per l’Assegno unico universale 2022. Non è la stessa cosa però se il nucleo familiare comprende un solo genitore, anche occupato.
L’INPS ricorda anche quali sono le maggiorazioni previste. La massiva parte dal terzo figlio in poi, con 85 euro mensili a figlio a carico se la famiglia ha ISEE massimo di 15mila euro. E si cala a 15 euro al mese a figlio sempre dal terzo figlio a carico in poi con ISEE da 40mila euro a salire.
Le maggiorazioni previste a seconda delle situazioni
A prescindere invece, famiglie con almeno 4 figli a carico riceveranno cento euro in più al mese. Ma in famiglie con genitori diversi, i benefici economici toccano ai soggetti per i quali è acclarato il rapporto di genitorialità con i figli a carico.
Invece con genitori separati l’importo dell’Assegno unico universale 2022 deve essere diviso in due parti uguali se entrambi esercitano la potestà genitoriale, tramite affidamento condiviso. O anche per intero ad uno dei due in caso di accordo.
Un genitore separato o divorziato può anche chiedere di ottenere il 100% della cifra e sarà compito dell’INPS stabilire se sussiste o meno questo diritto. Di contro l’altro genitore può fare ricorso.
Cosa succede con i figli maggiorenni
Per i figli maggiorenni è altresì concepita la copertura minima prevista dall’Assegno unico universale 2022, fino ai 21 anni di età. Qualunque vincolo anagrafico però decade se il figlio od i figli sono affetti da disabilità di grave entità.
Ma per figli maggiorenni la copertura è prevista solo se vivono con uno o con entrambi i genitori, senza che abbia un reddito o con un reddito non superiore agli 8mila euro. Inoltre c’è copertura con l’Assegno anche fino ai 26 anni se non convivente, ancora a carico dei genitori in sede Irpef e se non è né sposato né genitore a sua volta.
Ancora, sempre per i 21enni, nell’ultimo anno utile ai fini dell’ISEE devono avere avuto massimo 8mila euro di ricavi. Ma devono risultare massimo 4mila euro nel secondo anno solare antecedente.