Dal 29 aprile cambia davvero tutto per la TARI, l’acronimo di tassa sui rifiuti. E’ stata introdotta una clamorosa esenzione. Tutti i dettagli sulla decisione, quanto pesa e su come ottenerla.
La TARI, acronimo di tassa sui rifiuti, è il tributo incassato da tutti i comuni italiani per la gestione del pattume urbano. La tassa in questione ha lo scopo di finanziare i servizi locali di raccolta e smaltimento dell’immondizia. Ed è un tributo a carico dell’utilizzatore finale.
La tassa è stata introdotta dal Governo presieduto dall’attuale Segretario del Partito Democratico, Enrico Letta nella Legge di Stabilità per l’anno 2014. La TARI raggruppa in un unico tributo la TIA, acronimo di Tariffa di igiene ambientale, la TARSU, Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e la TARES, il Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi.
La TARI come detto è pagata da ogni utilizzatore finale che possieda o utilizzi (in affitto o in comodato) aree e locali che producono rifiuti. La tassa viene calcolata in base al numero delle persone presenti ed ai metri quadrati dello spazio in oggetto.
Va sottolineato, inoltre, che i singoli comuni possono concedere riduzioni ed esenzioni a determinate categorie di utenti. Ma solo ed esclusivamente in condizioni speciali e previa presentazione di specifiche documentazioni.
Tari, introdotta una esenzione imprevista
Ed è proprio in questo solco che entra in campo l’esenzione approvata lo scorso 29 aprile. Un esenzione che è davvero clamorosa perché azzera di fatto il pagamento della tassa sui rifiuti. Il provvedimento è stato preso dal Comune di Casamassima, centro di poco meno di 20.000 abitanti in Provincia di Bari.
Casamassima, noto anche come il “Paese Azzurro”, nella seduta del Consiglio Comunale di fine aprile, ha preso l’importante decisione. Il motivo è quello di celebrare il gemellaggio con il centro di Chefchaouen, città di 42.000 abitanti capoluogo dell’omonima provincia del Marocco.
Vengono esentati dal pagamento della TARI tutti i locali del centro storico di Casamassima dipinti o tinteggiati di azzurro. Il fine ultimoè quello di valorizzare, ancora di più, il concetto che rende famosa la città. Sono previste riduzioni anche per i locali e le case che conserveranno la facciata storica. In questo caso l’esenzione è del 50%. Comunque un valore importante.
A spiegare il motivo della scelta è il sindaco del centro pugliese Giuseppe Nitti. “Casamassima ha caratteristiche uniche – sottolinea il primo cittadino pugliese – caratteristiche simili a pochi luoghi al Mondo”. Il riferimento è chiaramente al concetto di Paese Azzurro un concetto da valorizzare e sviluppare. L’esenzione e riduzione della TARI ne è un atto molto concreto.