Il taglio delle accise sui carburanti viene prorogato sino all’8 luglio. Vediamo le nuove misure del CDM.
Il taglio delle accise sui carburanti viene prorogato sino all’8 luglio prossimo dal Consiglio dei Ministri che si è riunito per approvare una serie di provvedimenti. Principali temi sono stati il Decreto carburanti e il Decreto aiuti. Le misure considerate sono state anche riferite al taglio delle bollette e il bonus sociale che diventa retroattivo in modo tale da compensare in bolletta eventuali pagamenti di somme eccedenti.
Il Decreto carburanti conferma il taglio delle accise e la riduzione dell’IVA del 5% per un costo complessivo di due miliardi. All’interno del nuovo decreto anche gli aiuti per incentivare le rinnovabili e l’incremento dell’utilizzo del carbone. L’indipendenza dal gas russo viene vista ormai come una necessità improrogabile e le politiche del governo si dirigono verso l’obbiettivo. C’è spazio anche per un nuovo taglio del cuneo fiscale per andare in protezione del potere d’acquisto pesantemente intaccato dall’inflazione galoppante.
Il taglio delle accise: nessuna modifica, solo la proroga sino all’8 luglio
L’introduzione delle misure urgenti in materia di accise e Iva sui carburanti arriva in considerazione del protrarsi degli effetti economici derivanti dalla crisi internazionale che prosegue e dall’aumento spropositato dei prezzi dei prodotti energetici. Il governo dà quindi il via libera alle nuove misure a sostegno dei cittadini per affrontare il caro energia. Protagonista assoluta la manovra che prevede il taglio delle accise con l’approvazione in CdM della proroga della riduzione delle tasse per benzina e diesel fino all’8 luglio.
Inizialmente escluso dalla misura ora anche il metano rientra tra i carburanti che beneficeranno del taglio della tassazione. Sul metano l’Iva sarà al 5% e ci sarà un azzeramento completo delle accise. Per quanto riguarda benzina e gasolio il taglio delle tasse resterà invariato ma si è intervenuto solo a livello temporale prorogando, senza attuare modifiche relative alla riduzione delle imposte.
La benzina quindi rimane 478,4 euro per mille litri e per il gasolio 367,4 euro. Ma nonostante gli interventi del governo i prezzi dei carburanti continuano a crescere a causa del perdurare del conflitto in Ucraina. Continuano infatti ad aumentare i prezzi dei prodotti petroliferi e al fine di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti dalla diminuzione delle aliquote di accisa sui carburanti ci sarà anche il supporto operativo del corpo della Guardia di finanza per monitorare l’andamento dei prezzi relativi alla vendita al pubblico dei prodotti energetici.