La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto attuativo che riguarda i possessori di Partita Iva, cosa succederà a partire dal 1 luglio 2022.
E’ tempo di novità per chi possiede la Partita Iva forfettaria. Il Governo ha pubblicato il decreto attuativo che conferma per i forfettari l’obbligo di di fatturazione elettronica a partire dal 1° luglio 2022.
Si tratta di una misura anti evasione che consiste nell’inviare delle fatture elettroniche attraverso il Sistema di interscambio per tutte le operazioni tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio italiano ed inoltre racchiude i dati delle operazioni transfrontaliere, visto che alla stessa data entra in vigore l’abolizione dell’Esterometro.
Partita Iva forfettaria, tutte le novità dal 1°luglio 2022
Il decreto attuativo obbliga alla fatturazione elettronica tutti i contribuenti che rientrano nel regime di vantaggio: i possessori di Partita Iva forfettaria , articolo 1, commi da 54 a 89, legge 190/2014, i soggetti passivi cioè associazioni sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore che hanno esercitato l’opzione per l’applicazione del regime speciale ai fini IVA delle imposte sui redditi e che nel periodo d’imposta precedente hanno portato avanti l’esercizio di attività commerciali proventi per un importo di massimo 65mila euro.
Quindi, sono esonerati fino al 31 dicembre 2023 tutti i possessori di Partita Iva forfettaria che nell’anno precedente hanno ottenuto importi non superiori ai 25mila euro e di conseguenza potranno continuare ad emettere fatture cartacee. Per questa cerchia, l’obbligo di fatturazione elettronica attraverso il Sistema di Interscambio avrà inizio a partire dal 1° gennaio 2024.
Per l’intero anno in corso i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria ai fini dell’elaborazione delle dichiarazioni dei redditi precompilate e i soggetti non tenuti all’invio dei dati al Sistema TS, relativamente alle prestazioni sanitarie nei confronti delle persone fisiche, hanno il divieto di elaborare la fatturazione elettronica.
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Almeno per il terzo trimestre del 2022 i forfettari che dovranno emettere la fattura elettronica avranno più tempo a disposizione per farlo, invece che i consueti 12 giorni prescritti. Quindi, la sanzione amministrativa scatterà dal momento che tale periodo finirà e l’importo della multa prevista è compreso tra il 5% e il 10% dei corrispettivi non documentati o non registrati, con un minimo di 500 euro e di importo tra 250 e 2mila euro se l’irregolarità non rileva ai fini della determinazione del reddito.