Il Presidente Mario Draghi si scaglia contro il Superbonus 110% e il M5S replica duramente. Vediamo cosa è successo
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, durante il suo intervento alla Plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, ha espresso più di una perplessità sulla validità della misura del Superbonus 110%. Il Premier individua le criticità della agevolazione concentrandosi sull’aumento dei prezzi che si conferma più che triplicato di pari passo con i costi degli investimenti. La ragione della falla evidente del sistema Superbonus è da ricondurre alla mancanza di trattativa sui prezzi che ha causato una degenerazione del mercato.
Il Governo pur rimanendo un fiero sostenitore della transizione ecologica, non ritiene valido il provvedimento che ha riguardato l’edilizia e che ha di fatto prodotto a domino un aumento dei prezzi incontrollato poiché nessuno degli attori coinvolti aveva interesse a trattare sui prezzi finali. Draghi ha contemporaneamente elogiato il Ministro dell’Ambiente definendolo “straordinario” proprio perché si ritrovato a dover promulgare provvedimenti straordinari e che le perplessità non precludono il proseguo del lavoro dell’Esecutivo e del Parlamento.
Il Movimento 5 Stelle non si lascia scappare l’occasione e nel replicare all’intervento del Presidente del Consiglio lo accusa di essere sempre stato contrario al provvedimento del Superbonus. La qual cosa era già chiara ai loro occhi quando hanno assistito ai continui blocchi e modifiche voluti fortemente dal Premier a discapito della misura. Il M5S sottolinea inoltre come il provvedimento sia stato espressione della volontà parlamentare di tutte le forze politiche. Interpretazione negativa da parte del movimento proprio sulla posizione personale di Draghi nei confronti di una misura che al contrario ha ricevuto apprezzamenti proprio dalla stessa Unione Europea.
I 5 Stelle ricordano come il Superbonus nel 2021 abbia di fatto contribuito in maniera significativa a quel 6,6% di aumento del PIL che innegabilmente ha giovato a tutto l’esecutivo compreso il Premier Draghi. Si sottolinea inoltre come tutte le analisi e gli studi riferiti al bonus contestato ne abbiano al contrario evidenziato la portata innovativa sicuramente incentrata alla svolta ecologica tanto cara all’Europa.
Lo scontro è aperto o per meglio dire prosegue sulla falsa riga di quanto aveva già detto il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, che aveva definito la misura “il mezzo con cui si è organizzata la più grande truffa che la Repubblica Italiana ricordi”. Le polemiche sul provvedimento continuano da allora tra strette e blocchi del governo contro le possibili truffe e proroghe volute dal continuo pressing politico del M5S. le critiche all’intervento di Draghi arrivano anche da Confedilizia che pur confermando che il problema dell’aumento dei prezzi esista non può esimersi dal notare che il Governo abbia introdotto evidenti ostacoli volti ad impedire e a complicare la concreta applicazione della misura, mettendo in estrema difficoltà sia le imprese ormai coinvolte, sia i professionisti e i proprietari con i cantieri aperti in sospeso.