Cuneo fiscale, il taglio porta uno stipendio in più all’anno: i beneficiari

Cuneo fiscale, c’è una proposta che potrebbe fare molto bane a chi rientra in una determinata fascia di reddito annuale

Cuneo fiscale
Pixabay

In questi giorni nel nostro paese si parla molto di taglio al cuneo fiscale tra le varie tensioni all’interno della maggioranza di governo, bonus e riforme. Ricordiamo che innanzitutto si tratta di tasse sul lavoro e che dunque vanno a pesare sulla retribuzione.

Nel dibattito in materia Carlo Bonomi, il Presidente di Confindustria, ha proposto di introdurre una mensilità aggiuntiva per alcuni lavoratori. Ma da dove prendere questi soldi? Proprio dal ricavato del taglio al cuneo.

Un’altrnativa all’aumento dei salari che porterebbe comunque lo stesso effetto, più soldi per i lavoratori. L’intervento però non è gratuito, servirebbero ben 16 miliardi di euro.

L’idea è di tagliare il cuneo fiscale per i lavoratori che hanno un reddito che non supera i 35 mila euro all’anno. A chi rientra in questa fascia, con la riforma, andrebbero circa 1.200 euro in più in un anno, praticamente circa uno stipendio, un’altra quattordicesima che si otterrebbe in varie mensilità.

Ma da dove si possono prendere i soldi per effettuare questa operazione? Riorganizzando la spesa pubblica con un extragettito fiscale.

Taglio cuneo fiscale, a dove prendere i soldi

Per le fasce di lavoratori indicate, riporta proiezionidiborsa.it, il cuneo fiscale scenderebbe al 40,8%, dunque al di sotto della media europea.

Dal Def pare che nel 2022 ci sarà un incasso di ben 38 miliardi di euro in più, proveniente dal gettito fiscale, le tasse dei contribuenti. Questa potrebbe essere la prima fonte per la minimanovra necessaria per realizzare il progetto.

La seconda sarebbe una diversa gestione delle risorse della spesa pubblica. Insomma, si potrebbero muovere altri soldi, scegliendo bene cosa e come, andando quindi ad aprire il dibattito – annoso – di chi dice che i soldi ci sono, basta solo gestirli meglio.

Bonus per chi guadagna meno di 35 mila euro

Dopo il Consiglio dei Ministri del 2 maggio c’è un’altra notizia che riguarda la fascia di reddito già nominata, chi sta al di sotto dei 35 mila euro all’anno. Il Decreto aiuti approvato dal CdM, prevede una tantum di 200 euro per dipendenti, autonomi e pensionati. Un contributo contro il caro-vita che sta mettendo a dura prova chi vive con redditi medio-bassi.

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