Aumentano i profitti per la Campari, ma ecco pronta la doccia fredda per i consumatori: arriva l’annuncio indesiderato.
Vendite in crescita del 34,4% in un trimestre, il primo del 2022, utili che addirittura crescono del 65,1% e ricavi per 534,8 milioni di euro: non si può certo dire che la Campari sia un’azienda che soffre la crisi, anzi per l’icona degli aperitivi all’italiana il momento è d’oro. L’annuncio è arrivato nelle scorse ore dall’amministratore delegato Bob Kunze-Concewitz e c’è anche molta fiducia per quello che sarà il resto dell’anno 2022 e ovviamente – più in generale – per il futuro di questa storica azienda.
L’annuncio della Campari sull’aumento dei prezzi
Attualmente di proprietà olandese, la storica azienda leader nel settore aperitivi venne fondata in Italia – a Milano – da Gaspare Campari nel 1860, ma fu suo figlio Davide che la rese celebre e la fece crescere in tempi rapidissimi. La produzione negli storici stabilimenti di Sesto San Giovanni, tuttora operativi, è datata 1904 e i primi prodotti furono il Cordial e il Bitter, ancora oggi prodotto secondo ricetta originale. La mitica bottiglietta del Campari Soda nasce nel 1932 e diventa un’icona del futurismo grazie agli storici manifesti di Fortunato Depero.
Negli anni, dunque, Campari ha di fatto scelto di proseguire sulla strada della tradizione e oggi è evidente come l’azienda goda di ottima salute. La Red Passion è ancora viva, l’azienda ha oltre 4000 dipendenti e nel 2020 l’utile netto ha superato i 200 milioni di euro. Dello storico marchio, oltre al Bitter e al Soda, fanno parte Aperol, Crodino, Cynar, Amaro Averna e Grand Marnier, per citare i prodotti più noti. Industria florida e inscalfibile, così appare oggi l’azienda Campari, del resto basta frequentare un bar per una sola giornata per rendersi conto delle quantità di Campari Spritz, Americano, Campari Soda, Negroni che vengono consumati.
Ma a quanto pare non è tutto oro quello che luccica, sempre stando alle parole di Bob Kunze-Concewitz. Questi, infatti, ha sottolineato come pandemia e questioni geopolitiche siano fattori che determinano volatilità e incertezza, ma non solo. L’inflazione ha determinato anche un aumento dei prezzi sui costi materiali dei prodotti a marchio Campari ed ecco arrivare l’annuncio che gela i consumatori: “Faremo leva su adeguati aumenti di prezzo così come su un favorevole mix delle vendite”. Insomma, l’aumento dei prezzi per i prodotti della Campari è più che un’ipotesi.