La Puglia si veste di “green”: le imprese si dirigono verso la transizione energetica e assumono personale. Tra il 2019 e lo scorso anno la Regione ha contato ben 13mila addetti in più nel settore dell’ecosostenibilità.
Negli ultimi mesi, abbiamo assistito ad una ripresa: questo ha favorito l’incremento dell’occupazione, in tutte le province pugliesi.
La Regione Puglia ha contato un aumento di 13mila addetti nelle imprese private, nell’arco degli ultimi tre anni. Il concentramento è avvenuto soprattutto nel mercato del lavoro “green”: l’ultimo biennio si è dedicato molto alla transizione ecologica. Questi dati emergono da uno studio portato avanti dall’Osservatorio economico Aforisma, alla cui direzione troviamo Davide Stasi.
Molte aziende stanno assumendo personale che abbia competenze “green”. Questo è ciò che spiega Stasi, facendo notare che gli investimenti nell’ambito dell’ecosostenibilità sono in crescita. L’attenzione all’ambiente e al risparmio energetico sono dei requisiti indispensabili per essere assunti, questo anche al fine di rispondere più rapidamente alle trasformazioni digitali in corso.
Sono sempre di più le imprese e le industrie che investono in tecnologie e servizi “green”, nonché in competenze, riprendendo in mano il discorso che aveva iniziato ad affrontarsi prima dello scoppio della pandemia di Coronavirus.
Il vantaggio di queste transizioni sta anche nel superare le tensioni nel campo energetico dell’approvvigionamento delle materie prime, causate dalla guerra in Ucraina.
Tanto nei settori dell’estrazione dei minerali quanto nelle industrie chimiche, farmaceutiche, petrolifere, nelle costruzioni, nei settori del legno e dell’arredo, nel mondo della meccanica e della riparazione di autoveicoli e motocicli, alloggio e ristorazione, sono richieste competenze “verdi“.
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Anche le agevolazioni economiche destinate alla ristrutturazione e alla riqualificazione energetica degli immobili hanno contribuito notevolmente all’incremento della richiesta di personale con conoscenze nell’ambito.
Sono molti i tipi di lavoro legati all’edilizia: dai tecnici e ingegneri delle costruzioni civili ai tecnici che gestiscono i cantieri edili, tanto di edifici già esistenti quanto di quelli relativi a progettazione e costruzioni di nuovi edifici ecosostenibili.
Le richieste includono anche gli ingegneri elettronici e chi opera nel settore delle telecomunicazioni, della distribuzione, tecnici gestori di reti e sistemi telematici, tecnici chimici e persino professori e formatori del campo.
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Dall’Università ai diplomi professionali, lo studio e l’apprendimento di competenze “green” si rivela essere una mossa strategica, vista la direzione del mondo del lavoro oggi. Queste sono le considerazioni fatte da Stasi, che incoraggia l’iscrizione agli indirizzi agrario, agroalimentare, zootecnico, architettura, ingegneria civile ed industriale, ma anche nei settori del turismo, dell’enogastronomia ed ospitalità.
Si tratta di quelli che oggi vengono chiamati green job: i lavori relativi al risparmio energetico e al mondo delle energie rinnovabili, i venditori di prodotti verdi, gli analisti e progettisti di sistemi “green”, gli esperti ambientali.
Sono professioni che puntano molto sul problem solving, vale a dire sulla capacità di gestire soluzioni innovative così come soluzioni matematiche ed informatiche.