Credito Inps, clamorosa vicenda nella città etnea con gli eredi di una vedova che fanno causa all’Istituto di Previdenza
Dopo aver fatto la Dichiarazione dei Redditi dai calcoli ed emerge che ci spettano dei soldi, sappiamo bene che i tempi di ricezione del credito sono molto lunghi.
Quanto successo a Catania ha del clamoroso. Riguarda una donna, vedova, che oltre alla pensione di reversibilità del marito riceveva anche la pensione di invaldità. Come ogni anno faceva la Dichiarazione e nel 2017 aveva scoperto di dover ricevere un credito da parte dell’Inps.
Proprio in quell’anno, nel mese di luglio, la signora purtroppo era venuta a mancare. L’Inps inizialmente aveva accreditato sul conto corrente della donna la cifra relativa alla mensilità di agosto 2017 e il rimborso Irpef relativo all’anno precedente, ma successivamente aveva ritirato la somma complessiva di pensione e rimborso Irpef per un totale di 1.324 euro.
La vicenda è emersa dopo che i familiari della defunta si sono rivolti al Codacons che ha portato l’Inps in tribunale. Come riporta livesicilia.it, l’Inps, sarebbe risultato inadempiente per non aver provveduto a versare l’importo della tredicesima mensilità che alla defunta spettava di diritto.
Una storia durata quatto anni come spiega l’avvocato Simona Miraglia, Dirigente Ufficio Legale Regionale, le cui parole sono riportate dalla testata. L’Inps ha resistito in giudizio con “eccezioni pretestuose ed illegittime”, ha detto, ma il giudice del lavoro Chiara Garofalo ha riconosciuto quanto richiesto dagli eredi.
Dopo tanti solleciti è stato riconoscito quanto la famiglia chiedeva, condannando l’ente a sobbarcarsi delle spese legali e a versare agli eredi della signora 2.293 euro.
I carabinieri di Catania, con la collaborazione dell’Inps, hanno scoperto una truffa che complessivamente si aggira sui 3 milioni di euro. Sono 389 le persone coinvolte che senza avere i requisiti hanno ottenuto il Reddito di Cittadinanza dal 2020, dichiarando il falso.
Tra questi anche persone con precedenti penali, alcuni anche per reati di mafia. L’Inps ora ha subito bloccato l’erogazione dell’accredito mensile e come sempre avviene in questi casi avvierà l’iter per riprendere i soldi che sono stati percepiti in modo illegale.