Attenzione al conto corrente, come evitare il pignoramento della carta: tutti i dettagli al riguardo.
Ormai, tutti hanno un conto corrente aperto che usano spesso al posto dei contanti o è un modo per tenere i soldi da parte. Anche lo stipendio arriva direttamente sulla carta di credito.
Ma che succede se qualcuno dimentica di avere dei debiti o sa di averli ma non riesce a saldarli? Il creditore in questi casi, se autorizzato dal Tribunale, può procedere al pignoramento. Scopriamo in che modo.
Conto corrente, tutti i dettagli su un possibile pignoramento
Il pignoramento della carta di credito avviene in modo molto semplice. Qualora chi avesse dei debiti non avesse i soldi per saldarli, ogni somma successiva ad esso verrà prelevata direttamente così da portare a termine il saldo.
Il conto corrente può essere pignorato completamente, ma solo in una situazione: quando non vengono versati i redditi da lavoro dipendente o pensioni.
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In secondo luogo, è fondamentale sapere che tutti i conti corrente possono essere oggetti al pignoramento, vale a dire anche conti esteri e carte di pagamento. E’ importante, però, che siano riconducibili al debitore. Le cose cambiano quando si parla di conti cointestati.
Essi sono bloccati solo per la somma pertinente al debitore. Quindi, nella maggior parte dei casi la quota da prendere è uguale al 50%.
Nel caso in cui i creditori siano L’Agenzia delle Entrate o lo Stato, il conto corrente singolo verrà direttamente pignorato. Se il conto è cointestato, invece, serve l’intervento del Tribunale.
Solitamente, si consiglia di cointestare il conto così da salvare le quote afferenti ai familiari non debitori mantenendole disponibili. Ma nel caso in cui il saldo supererà i 1.404,30 euro soltanto una quota della parte eccedente questo importo potrebbe essere pignorata.
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Quindi, se il conto ha una somma superiore ai 1404,30 euro, verrà pignorata la differenza. Una cosa è certa: prima di arrivare al pignoramento si viene avvisati in qualche modo, spetta poi al debitore di risolvere la questione.