Bonus Partita IVA, quanto vale, chi ne ha diritto e come richiederlo

La Legge di Bilancio 2022 ha rifinanziato il cosiddetto Bonus Partita IVA. Tutti i dettagli sulla durata del provvedimento, sulle cifre disponibili e quali sono i soggetti coinvolti.

Bonus Partita IVA
Bonus Partita IVA (Foto Twitter)

Uno dei settori più colpiti dalla crisi economica in corso è stato il settore dei liberi professionisti e dei titolari di Partita IVA in generale. Vittime di una congiuntura economica, peraltro non ciclica, nella quale dal febbraio 2020 al primo trimestre del 2022 è stato perso oltre l’11% del Prodotto Interno Lordo, il PIL, nazionale fatto registrare alle fine del 2019.

Una perdita di valore che, al momento, non è stata nemmeno coperta dal rimbalzo tecnico positivo del 2021, +6,6 e dai dati positivi dei primi tre mesi del 2022. Il motivo è legato al grave shock innestatosi nel ciclo economico con lo scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina.

Uno shock che ha generato una vera e propria fiammata dei prezzi delle materie prime, basti pensare al vertiginoso aumento del prezzo della benzina alla pompa e delle bollette per i consumatori finali di luce e gas, per non tacere dei rischi connessi di inflazione e stagflazione.

Tutti fattori che, come detto, hanno messo in grave difficoltà il Sistema Paese con grave dissesto per i titolari di Partita IVA. Possessori di P.I. per i quali, tanto il Governo guidato da Giuseppe Conte, quanto il Governo guidato da Mario Draghi, hanno cercato di porre rimedio. Con grande buona volontà ma con risultati alterni e non sempre efficaci.

Lo strumento principe dell’azione dei governi citati è stato il cosiddetto Bonus Partita IVA, un bonus attivo da fine 2020, confermato nel 2021 e, a sorpresa, prorogato fino alla fine del 2023. Vediamo insieme come funziona.

Bonus Partita IVA, come funziona e chi ne ha diritto

Certificato Partita IVA
Certificato Partita IVA (Foto Twitter)

Il Bonus Partita IVA, erogato materialmente dall’INPS, va richiesta attraverso l’apposita sezione del sito dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale accedendo con SPID, Carta di Identità Elettronica CIE o Carta Nazionale dei Servizi, CNS,

Hanno diritto al Bonus i titolari di Partita IVA con un reddito inferiore agli 8150 euro e che nell’anno economico precedente a quello nel quale fanno richiesta hanno perso il 50% del fatturato dei tre anni precedenti.

Il Bonus, a seconda del livello di fatturato accertato, varia dai 250 agli 800 euro. Condizione inderogabile per accedere al bonus è quello di non essere percettori del Reddito di Cittadinanza, di essere in regola con i contributi previdenziali e che la Partita IVA sia stata aperta almeno quattro anni prima della presentazione della domanda.

Per l’anno 2022 la domanda va presentata entro il prossimo 31 ottobre, mentre per l’anno 2023 la data di scadenza è anticipata al 30 settembre.

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