Gli errori commessi in fase di dichiarazione dei redditi emergono tramite dei controlli automatizzati sul 730 e sui modelli dei Redditi: il Fisco li fa scontare molto cari ai contribuenti italiani.
E’ sufficiente battere una casella sbagliata durante la dichiarazione dei redditi su un bonus edilizio non ammesso, riportare una spesa sanitaria o veterinaria errata, immettere importi errati sugli interessi passivi per la prima casa. Il Fisco la fa scontare molto cara.
I controlli automatizzati sui dati del 2021, hanno portato alla luce, su oltre 40 milioni di dichiarazioni fiscali dei contribuenti tra 730, Iva, Irap e Redditi, errori tali da far incassare all’amministrazione finanziaria ben 5,25 miliardi di euro.
Questa cifra ammonta al 38% del totale complessivo che non entra nelle casse dello Stato a causa dell’evasione fiscale, stimata intorno ai 13,8 miliardi per il 2021. I calcoli sono stati diffusi dall’ultimo Documento di economia e finanzia, il Def.
Quanto incassato dal Fisco quest’anno supera l’importo dell’anno precedente, fermo a 4 miliardi. Questo è avvenuto anche a causa della sospensione dei pagamenti accordati per fronteggiare le difficoltà finanziarie di famiglie, imprese e liberi professionisti in tempi di emergenza Covid.
Errori nelle dichiarazioni dei redditi: il Fisco la fa pagare cara agli italiani
Nella maggior parte dei casi, gli errori commessi sono formali e non certo causati da evasori incalliti.
Per scovare questi ultimi, il Fisco ricorre a dei controlli automatici: sono delle “macchine” che analizzano le dichiarazioni dei contribuenti e li invitano a presentare le dichiarazioni giuste.
L’obiettivo principale dell’operazione è quello di stanare le frodi mirate, al fine di recuperare quanto perso con l’evasione fiscale: il direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, dichiara per il 2022 la volontà di incassare 14,8 miliardi di euro.
Questo verrà reso possibile ottimizzando i controlli in materia tributaria e operando insieme alla Guardia di Finanza e alle altre Amministrazioni, potenziando l’attività di analisi e stabilendo dei piani di intervento.
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Nel corso di quest’anno, l’attività anti-evasione si concentrerà principalmente su crediti d’imposta e agevolazioni usate indebitamente da chi non ne ha realmente diritto. Particolare attenzione viene posta alle comunicazioni di cessione di credito, alle opzioni per lo sconto in fattura per gli interventi di riqualificazione, messa in sicurezza e ristrutturazione degli edifici.
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