Assegno Unico Universale per i figli a carico viene erogato in automatico dall’INPS ai detentori del Reddito di cittadinanza. Vediamo come
L’Assegno Unico Universale per chi ha figli a carico entro i 21 anni di età è la misura prevista a sostegno dei nuclei familiari. Il nome identifica le finalità del legislatore nel voler creare un’unica modalità che raccogliesse e assorbisse tutti i vari bonus di cui si componeva l’ampio panorama delle politiche di sostegno alle famiglie italiane con figli. L’ottica è quella di favorire ed appoggiare con forza la natalità nel nostro paese.
L’Assegno Unico Universale è entrato in vigore dal mese di marzo 2022 con la possibilità di fare la richiesta sino al 30 giugno 2022 e percepire gli arretrati conteggiati dovuti proprio a partire dal mese di marzo. La sua erogazione avviene a seguito della presentazione di una domanda all’INPS che può essere inoltrata tramite il sito istituzionale dell’Ente previdenziale. Per i beneficiari del Reddito di cittadinanza risultanti avere i requisiti richiesti l’erogazione della misura di sostegno avviene in automatico.
Assegno Unico Universale erogazione automatica sulla carta Rdc: i dettagli
Per i percettori del Reddito di cittadinanza non vi è alcuna necessità di presentare la domanda tramite il sito dell’INPS per ricevere l’assegno unico universale per i figli a carico entro i 21 anni di età. I pagamenti della misura di sostegno saranno dunque automatici per i titolari della carta Rdc con conteggio a partire dal mese di marzo con esborso ad aprile. Il nuovo aiuto economico viene dunque corrisposto insieme al pagamento del sussidio già dalla prima mensilità a integrare le due agevolazioni.
I beneficiari di Reddito di cittadinanza con figli, in presenza dei requisiti richiesti, riceveranno automaticamente anche il pagamento dell’Assegno Unico Universale e quindi verrà erogato un doppio importo direttamente sulla carta del reddito di Poste Italiane. La regola è in linea generale per le famiglie ma vi sono delle specifiche riguardanti i genitori separati.
Nel caso di genitori separati, divorziati o comunque non conviventi, il genitore esercente la responsabilità genitoriale condivisa ma non convivente, dovrà presentare una domanda autonoma per ricevere il pagamento in parti uguali dello spettante Assegno Unico Universale. La quota restante del 50% sarà quindi corrisposta direttamente sulla carta del reddito dell’altro genitore convivente con i figli e beneficiario della prestazione.
E’ bene ribadire che i pagamenti con le relative maggiorazioni sono previsti per quei nuclei familiari che avendo presentato la domanda per il Reddito di cittadinanza hanno già fornito le informazioni necessarie all’Ente previdenziale. Qualora l’INPS non fosse in possesso dei dati necessari all’individuazione dell’importo spettante si potranno trasmettere tali informazioni attraverso un’autocertificazione e la compilazione del modello Rdc-Com/Au presente sul sito istituzionale.