Cashback fiscale ha il meccanismo del sistema introdotto dal secondo governo Conte ma i tempi sono molto più veloci
Il cashback non ha avuto una lunga vita. Da quando oltre un anno fa il governo di Mario Draghi si è insediato c’erano state le prime voci secondo le quali il sistema voluto dal precedente esecutivo sarebbe stato abolito.
Così è stato ma allo stesso momento si parlava anche di una reintroduzione con un nuovo sistema. La novità sembra essere che per continuare a incentivare l’uso dei pagamenti elettronici e sferrare un duro colpo all’evasione fiscale, il cashback redivivo velocilizzerà i rimborsi.
La norma è contenuta nel disegno di legge delega e alcune spese che solitamente sono detraibili con la Dichiarazione dei Redditi, possono essere rimborsate senza aspettare la compilazione del modello 730.
Cashback fiscale, come ottere subito i soldi: il funzionamento
Con quali acquisti si potranno ricevere i rimborsi in tempi più rapidi? È il caso dei farmaci per i quali si potrà incassare subito il 19% con l’accredito diretto sul conto corrente.
Il funzionamento dovrebbe essere il seguente: dovrà essere comunicato al venditore di voler usare il cashback (come si fa oggi con la Lotteria degli Scontrini), e sarà riportato sullo scontrino.
In quello stesso momento chi vende dovrà comunicare all’anagrafe tributaria il fatto e tramite l’App Io – è necessaria la registrazione fornendo il proprio Iban – arriverà immediatamente il rimborso.
Ma questo metodo non è obbligatorio. Se si preferisce attendere la Dichiarazione dei Redditi, sarà sufficiente non dire al venditore di voler usare il cashback che resta quindi un’opzione.
Si resta nel campo delle ipotesi perché tra le diverse forze politiche è in corso una viva discussione ma entro giugno il testo dovrebbe diventare legge, attendendo poi i decreti attuativi. In tale caso si potrebbe partire con il nuovo cashback già nei primi mesi del 2023.
La proposta è stata avanzata dal Movimento 5 Stelle con il duplice obiettivo: contribuire alla lotta contro l’evasione fiscale e dare più soldi ai cittadini in un periodo difficile economicamente, senza aspettare i tempi burocratici.
Al pari passo dunque con la proposta sul Pos e dei controlli incrociati per scovare gli evasori fiscali, continua la campagna del governo che vuole cercare di ridurre il contante in circolazione.