Crisi lavorativa già prima della pandemia, e dopo?

I giovani a casa, i vecchi a lavorare. I dati dei professionisti fino al 2020, si aspettano i dati negli anni della pandemia.

Crisi lavoro e pandemia
Lavoratore (Foto da Pixabay)

È noto, a tutti i professionisti di materie scientifiche, che gli effetti di una qualunque situazione si vedono nel breve periodo ma soprattutto nel lungo termine. Un qualunque evento, come ad esempio un alluvione, mostra una catastrofe improvvisa dovuta all’arrivo di una certa quantità di acqua, su un suolo che non avrebbe dovuto ospitarla, e degli effetti a lungo periodo che si notano solo una volta passato il disagio iniziale. Si noteranno quindi i problemi dovuti a eventuali sfollati o alla rovina di strade o raccolti e da qui i relativi problemi economici e politici.

Se questo avviene per ogni situazione non fa eccezione la pandemia da Covid-19 con la quale combattiamo ormai da anni. Se inizialmente siamo stati travolti dalla paura del virus e dai dati di mortalità che arrivavano dalla televisione, dopo anni sembra quasi che abbiamo imparato a convivere con vaccini e mascherine, ma si iniziano a fare avanti i problemi a lungo periodo.

La pandemia, o meglio le misure di prevenzione messe in atto a causa della pandemia, ha sconvolto l’economia portando la concentrazione di un’intera nazione solo su un unico fattore. Il lavoro, già in crisi da tempo, ne ha subito le drastiche conseguenze e con esso tutte le famiglie italiane.

La discesa del lavoro in Italia

Crisi lavoro e pandemia
Giovane (Foto da Pixabay)

Si sa che l’Italia è una piccola penisola caratterizzate e amata per le sue botteghe, per la sua arte indiscussa, per le imprese che nascono, per le nuove idee che rivoluzionano i settori industriali e ovviamente per la cucina. Il settore di ristorazione e quello dell’artigianato, dell’agricoltura e della pastorizia, dovrebbero essere fiori all’occhiello del nostro Paese, ma sono stati i più penalizzati ormai da molto tempo.

Tasse sempre più alte, contrasti burocratici hanno cercato di frenare le piccole imprese, poi la pandemia. Secondo i dati riportati si nota una riduzione del reddito medio per i professionisti già fino all’anno 2017. Anche se nel 2018 e nel 2019 si intravedeva la possibilità di una ripresa nel 2019 la situazione è di nuovo precipitata.

A lavorare sono rimasti i più anziani. Gli over 60 sono addirittura aumentati dato che i genitori sono dovuti tornare a lavorare visto che per i figli non c’era più possibilità. Si è registrato fino al 2020 una drastica diminuzione di professionisti sotto i 50 anni e fino agli under 30. Il lavoro, e i sostentamenti gratuiti, hanno lasciato tutti a casa.

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