Flavio Insinna, la lezione sul risparmio è da applausi

Il conduttore Flavio Insinna tornerà in tv nella veste di attore. Presto lo vedremo recitare in una fiction per lui molto importante. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio cosa ha raccontato il conduttore de L’Eredità che ha detto la sua anche su molte altre questioni.

flavio insinna
(Pixabay)

Flavio Insinna tornerà in tv nel ruolo di attore. Il primo maggio, infatti, andrà in onda un tv movie dal titolo “A muso duro”, dove il conduttore interpreterà Antonio Maglio, dirigente e medico Inail che ha fatto una vera e propria rivoluzione, organizzando per la prima le Paralimpiadi a Roma nel lontano 1960. 

Un uomo che ha dedicato la sua vita a prendersi cura degli invalidi che, secondo Insinna, era molto difficile da interpretare, tanto da non averci dormito quando gli è stato proposto il ruolo dal regista Marco Pontecorvo. 

Flavio Insinna e il ricordo di suo padre

flavio insinna
(Pixabay)

A rendergli più difficili le cose il fatto che suo padre era medico della Marina militare che, specializzato in Pneumologia, ha messo tutto se stesso nel lavoro come medico generico.  

Proprio lui, quando Flavio aveva 7 anni, l’ha portato a vedere un allenamento della squadra di basket in carrozzina, di cui lui era il medico ufficiale.  

Nel 1976, addirittura lo portò in Canada a vedere le Paralimpiadi. “Non esisti solo tu con i tuoi bisogni e i tuoi sogni. Se solo ti giri, vedrai qualcuno che ha bisogno”, questo l’insegnamento di suo padre che gli ha sempre insegnato a non girarsi dall’altra parte.  

Di recente è stato anche al centro delle polemiche per aver espresso il suo pensiero sul risparmio del Governo che, secondo lui, andrebbe fatto sulle spese militari e non su ospedali, scuole, case.  

Una vera scelta di vita quella di Insinna che non è abituato a fare finta di nulla. Proprio per questo, ha voluto presenziare anche al sit-in organizzato dai genitori di Regeni dinanzi al tribunale e alla manifestazione della pace a Roma. 

Il conduttore dice la sua anche sulla richiesta del Governo di rinunciare al condizionatore per poter ridurre la dipendenza dal gas russo. Secondo il conduttore, i sacrifici si dovrebbero chiedere a chi è benestante e non a chi ha perso il lavoro o vive un momento difficile post pandemia. 

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