In arrivo una vera rivoluzione in Europa. Introdotte nuove regole per evitare la diffusione di pratiche illecite all’interno del mercato. Stop anche a tutte quelle pubblicità che propongono modelli sbagliati e a contenuti che non proteggono gli utenti. I dettagli.
È in atto una vera rivoluzione dell’Europa in ambito Tech. È stato costituito un nuovo manuale di regole destinato ai colossi come Amazon, Facebook, Apple, ecc. Ma andiamo a scoprire più nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
D’ora in poi, tutti questi giganti dovranno supervisionare i contenuti presenti online, in modo da proteggere maggiormente gli utenti.
Il testo in questione, dal titolo Digital Services Act, è davvero storico. Consacra il principio secondo cui ciò che non è consentito offline non deve essere permesso neanche online.
I colossi saranno “costretti” a fare un controllo più certosino, rimuovendo ciò che è nocivo sin da quando se ne viene a conoscenza.
Una regola che dovrà valere anche per la vendita online. Si dovranno verificare, infatti, identità del venditore e presenza di prodotti contraffatti. Così facendo, secondo Margrethe Vestager, le piattaforma si renderanno conto di essere “responsabili dei rischi che i loro servizi possono comportare per la società e per i cittadini”.
Un freno anche alle pubblicità manipolative che hanno lo scopo di inculcare, soprattutto sui minori, modelli oscuri.
Questo obiettivo richiederà l’introduzione di algoritmi ancora più efficaci, oltre che di nuovo personale utile a gestire la moderazione dei contenuti. Sarà la Commissione europea ad assicurarsi che le regole vengano rispettate.
Se non si seguiranno le regole suddette, previste multe fino al 6%. Ma non solo. In alcuni casi, è previsto anche il divieto di operare nell’ambito del suolo europeo. Sanzioni molto severe, in sintesi, utili proprio a non rendere la vita facile la vita a chi si dedica a pratiche di mercato poco leali.
“Le nuove leggi dell’Ue per regolamentare gli abusi che si vedono nelle Big Tech sono tra le più radicali degli ultimi anni”, fa presente anche l’ex presidente americano Barack Obama.