Prestito personale o finanziamento: di solito c’è molta confusione riguardo questi due termini. Hanno delle similarità ma si riferiscono a due tipi diversi di sostegno economico. Scopriamo tutto al riguardo
É probabile che nella vita ti sia trovato ad aver bisogno di una somma di denaro e non averne una disponibilità immediata. Per questo motivo le banche e gli istituti di credito possono intervenire con la cessione di un capitale a cui seguirà, ovviamente, la restituzione di pari valore o maggiorata.
Quando andiamo a chiedere una sovvenzione di questo tipo, sono determinanti alcuni fattori che descrivono il tipo di rapporto che stiamo per accordare con l’ stituto o società di credito autorizzata. Il primo è senza dubbio l’ammontare del capitale finanziato. Successivamente è indispensabile conoscere prima il tasso annuo nominale d’interesse (TAN), il tasso annuo effettivo globale (TAEG), la durata totale del finanziamento, l’ammontare delle rate ed eventuali altre condizioni.
Il prestito personale rientra nella tipologia del credito a consumo. Che vuol dire? Riguarda l’elargizione di denaro a persone fisiche o famiglie con l’obiettivo di sostenere i consumi o di rateizzare i pagamenti. Non riguarda investimenti ma il semplice sostegno alle spese del nucleo familiare (composto da una o più persone).
Il finanziamento, invece, prevede anch’esso il prestito di denaro ma in questo caso esso è erogato unicamente per acquistare un determinato bene ed è vincolato all’acquisto del medesimo.
In parole semplici, la differenza sostanziale risiede nella destinazione d’uso del capitale. Il prestito personale può essere utilizzato senza dover specificare il tipo di spesa che si andrà a compiere, con il finanziamento si deve fare.
Esistono diverse tipologie di finanziamento:
Cessione del quinto dello stipendio che consiste nell’estinzione del debito attraverso la cessione di quote del proprio stipendio per un valore fino ad un quinto di esso, valutato al netto di ritenute.
Prestito delega di pagamento: è simile alla cessione del quinto ma è concesso ai dipendenti pubblici e privati ma non ai pensionati.
Prestito finalizzato: destinato a chi vende un bene o un servizio che si intende acquistare con un pagamento a rate;
Consolidamento debiti: un ente finanziario si fa carico dell’estinzione dei debit del contraente in modo che poi egli possa risarcire con rate e condizioni più agevoli,;
Prestito fiduciario: in caso di necessità urgente di contanti. Può essere erogato ai lavoratori dipendenti, ai pensionati, ai lavoratori autonomi e, talvolta, anche agli studenti. È un finanziamento non finalizzato, erogato a coloro che sono capaci di dimostrare una capacità economica sufficiente a rimborsare il debito.
Prestito vitalizio ipotecario: ad appannaggio dei proprietari di case con un’età superiore ai 60 anni. Il finanziamento viene concesso a seguito di un’ipoteca sull’immobile.
Prestiti e finanziamenti possono essere richiesti da tutte le persone di un range d’età compresa tra i 18 e i 70 anni. I requisiti per ottenere una risposta positiva possono variare da banca a banca ma sempre entro norme disciplinate dalla Banca d’Italia.
Bisognerà necessariamente dare garanzie, esibire la busta paga, i lavoratori autonomi dovranno fornire la propria dichiarazione dei redditi e i pensionati il cedolino della pensione. In poche parole, bisognerà dimostrare di essere dei buoni pagatori, in grado di rimborsare il denaro ricevuto. Caso contrario “macchiereste” la vostra reputazione creditizia precludendo la possibilità futura di ricevere altri tipi di finanziamenti.