Una nuova truffa sembra mettere in pericolo le persone anziane. Alcuni malintenzioni si fingono autorizzate per la raccolta dei dati del 730. In realtà si tratta soltanto di una truffa messa in atto per appropriarsi dei beni presenti in casa. I dettagli.
Una nuova truffa sembra circolare in giro per le case. Arriva notizia che alcuni anziani avrebbero visto bussare alla porta di casa delle persone con tanto di cartellino Cisl.
Le persone in questione volevano raccogliere dati per il 730, senza nessun tipo di autorizzazione ovviamente. Ma andiamo a scoprire più nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
Truffa 730: l’avvertimento del segretario generale dei pensionati Cisl
Accade nelle province limitrofe dell’Emilia Centrale. Tre persone, con tanto di buste per la raccolta del 730, hanno bussato alla porta di persone anziane per denunciare i loro redditi. Come precisato anche dal segretario generale dei pensionati della Cisl, però, nessuno mai è stato autorizzato alla raccolta di dati entrando a casa delle persone.
Lo scopo dei malintenzionati, in realtà, è quello di entrare in casa ed eventualmente appropriarsi di contanti e oro.
Le modalità di azione sono più o meno sempre le stesse. Ad uno dei truffatori spetta il compito di “tenere buona” la persona e distrarla nella compilazione del 730. Gli altri, intanto, hanno il compito di svaligiare la sua casa.
Già precedentemente l’Inps aveva arrestato due donne che, con la scusa di essere impiegate dell’Inps, entravano in casa delle persone per truffarle. A tal proposito, era stata intercettata un’auto che già in passato era stata utilizzata per compiere truffe di questo genere.
Anche per la truffa dell’Inps le modalità sono le stesse: cercare di distrarre il proprietario di casa per potersi appropriare di alcuni suoi beni.
Insomma, il tempo passa ma le truffe continua a dilagare. Nonostante siano stati fatti molti passi avanti c’è ancora chi cerca di agire in modo “furbo”.
Proprio per questo bisogna tenere sempre gli occhi aperti in modo da evitare di incappare in queste situazioni. E non si tratta di un monito da tenere presente soltanto “dal vivo”, anche sul web, infatti, bisogna mantenere la guardia.