L’economia e la finanza, parole grandi che dovrebbero essere gestite da giovani menti. Ma in Italia le cose non vanno come dovrebbero.
I giovani di oggi, le generazioni attuali, quelle comprese in una fascia di età che va dai 25 ai 35 anni sono quelli che devono costruirsi un futuro con le proprie mani, e sono quelli lasciati più indietro. Ci si preoccupa di sostenere le famiglie con figli piccoli, i pensionati, le casalinghe e tutti quelli che non vogliono lavorare per non dover perdere soldi gratuiti dai fondi di aiuto.
In tutta questa situazione i giovani devono quindi lottare da soli per avere un’entrata, un tetto sopra la testa e poter essere indipendenti nella loro sussistenza. Si trovano ad affrontare una realtà alla quale mai nessuno ha potuto prepararli. Né i loro genitori né i loro nonni si sono mai trovati e avrebbero mai potuto immaginare un simile scenario economico.
Chi ha un’attività è afflitto da tasse sempre più alte e chi vorrebbe essere assunto non trova nessuno che può farlo. Il mondo va avanti di corsa , va avanti spietato e va avanti senza i giovani italiani che dall’Italia sono lasciati indietro. Eppure alcuni di loro credono ancora in un futuro e provano a rimboccarsi le maniche.
L’informazione è a portata di mano ormai, ma per quanto riguarda l’informazione finanziaria viene cercata per l’83% sul web. Il 90% dei giovani si affidano ancora ai genitori per informazioni e consigli riguardanti il mondo dei soldi. Inoltre parte delle competenze si ricercano anche nei docenti specializzati e in amici e parenti. Sembra che non si lasci indietro nessun canale di informazione per chi vuole crescere in questo settore.
Un interesse che nasce anche dal discorso ricorrente in casa dei soldi. Soldi che mancano e quello che si potrebbe avere, e non si ha, se si avessero più soldi. In questa prospettiva è stato visto che circa 4 giovani su 10 hanno in programma di risparmiare soldi e gli stessi vorrebbero investire il proprio denaro.
Risparmiare e investire sembrano quasi dei sinonimi e forse è una sottigliezza che i giovani di oggi sono già riusciti a catturare. In pochi parlano di viaggi o di divertimenti, la maggior parte sembra sapere che se non pensano da soli al proprio futuro nessun altro lo farà.
Uno scenario abbastanza triste se si pensa che dovrebbero essere proprio loro gli artefici della rinascita dell’economia in Italia, ma sembra che non gli si diano i mezzi giusti per farlo. I giovani italiani possono spesso stupire e ci si augura che una situazione critica possa almeno aiutarli a tirare fuori il meglio di loro.