Tutto quello che c’è da sapere sul Bonus Musica 2022, agevolazione concessa dal Governo su cui di recente sarebbero circolati alcuni articoli fuorvianti per i lettori.
Molto spesso quando viene emanata una legge o stanziato una nuova agevolazione, su internet si leggono alcune fake news o articoli fuorvianti che possono confondere il lettore. È accaduto anche in queste ultime settimane, durante le quali alcuni siti avrebbero parlato una nuova agevolazione messa a disposizione dal Governo e destinata a tutte le famiglie con un basso reddito e con figli minorenni. In realtà, però, si tratterebbe del cosiddetto Bonus Musica rivolto solo ad alcune famiglie.
Sono numerose le agevolazioni che il Governo ha messo a disposizione dei cittadini nell’anno in corso anche per far fronte alla crisi economica generata prima dalla pandemia e successivamente dal conflitto in Ucraina. Tra i tanti sussidi c’è anche il cosiddetto Bonus Musica, contributo inserito nella nuova Legge di Bilancio e rivolto alle famiglia i cui figli decidono di intraprendere un percorso di formazione nell’arte musicale: come ad esempio imparare a suonare uno strumento.
Purtroppo, nelle ultime settimane, come riferiscono i colleghi di GreenMe, alcuni siti avrebbero fatto confusione su tale agevolazione parlando di un sussidio rivolto alle famiglia con un reddito Isee basso e con figli minorenni. In realtà il Bonus Musica è destinato, come anticipato, solo a quelle famiglie con un reddito inferiore ai 36mila euro i cui figli, di età compresa tra i 5 ed i 18 anni, vogliono entrare a far parte del mondo della musica. Nello specifico, iscrivendosi al conservatorio, a scuole di musica, a istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam), ad un coro o ad una banda. Per loro, il Governo per ha previsto una detrazione d’imposta pari al 19% delle spese sostenute per la formazione dei propri figli fino ad un massimo di 1.000 euro.
Trattandosi, dunque, di una detrazione d’imposta Irpef non è previsto l’inoltro di una specifica domanda, ma basterà solamente compilare la sezione dedicata contenuta all’interno del modello 730 in sede di dichiarazione dei redditi.