Monete svizzere usate solo nel paese, perché la coniazione di quell’anno oggi all’asta vale tanti soldi: la storia
Una serie di 5 franchi svizzeri, che nel paese elvetico vengono chiamati Fünfliber, il 6 maggio 2022 saranno messi all’asta dalla casa elvetica Rapp Auktionen. Si tratta dei 22 lotti di 5 franchi del 1928 ed è diffile che sul mercato delle aste ci siano pezzi del genere. La stessa casa definisce la miglior collezioni conservata dai privati.
Si tratta di una moneta davvero rara pure se la tiratura è abbastanza alta, 23.971 esemplari. La storia di questa serie è particolare e lunga e gli effetti sono è la pratica di oggi che porta al fatto che in Svizzera i pagamenti possono essere effettuati solo con la moneta svizzera.
Il 1865 fu un anno importante con la fondazione dell’Unione Monetaria latina e la Svizzera fu tra i firmatari e costituì l’organizzazione con gli altri Stati. Così le monete degli Stati aderenti potevano circolare liberamente ed avere lo stesso valore.
La prima guerra mondiale fece fallire l’accordo sulle quote di conio e il contenuto di metalli preziosi: per fare un esempio, la Francia sostituì le monete d’oro con 30,250 miliardi di franchi in banconote.
A causa del conflitto negli anni ’20 le monete d’argento dell’Union furono sopravvalutate e la Svizzera ebbe un grave problema d’eccedenza di esportazione e ci fu un’inondazione di moneta d’argento straniera in svizzera.
Successe così che meno del 5% di tutti i pezzi da 5 franchi che circolavano in Svizzera era stato in effetti prodotto nel paese. La Svizzera prese allora una storiche decisione: vietò l’importazione di monete estere da 5 franchi ritirandole dalla circolazione il 28 dicembre 1920.
Monete svizzere del 1928, perché valgono così tanto
Con il ritiro del Belgio dall’Unione nel 1925, la Svizzerà comunciò a considerare lo scioglimento dell’organizzazione. Per i cittadini non fu un problema poiché il fatto non aveva gravi ripercussioni. Il paese con il passaggio a un standard aureo monometallico, ebbe l’opportunità di emettere monete d’argento da 5 franchi a un peso molto basso.
Dopo una riunione andata avanti per due giorni nel gennaio 1929 da un’apposita commissione, si stabilì la creazione di un pezzo da 5 franchi più piccolo e l’abolizione della banconota dello stesso valore su richiesta della Banca nazionale svizzera.
La legge entrò in vigore solo nel 1931 le riserve della Banca Nazionale erano già dotate di 23.971 esemplari del 1928. Dai caveau della Banca furono inviati direttamente alla zecca per essere fusi e trasformati in nuove monete da 5 franchi più piccole. Questo il motivo per cui il pezzo da 5 franchi del 1928 fa gola ai collezionisti.