Concorso polizia penitenziaria, il bando è stato pubblicato e a maggio c’è il termine ultimo per la domanda: quali sono le prove
Entrare nelle forze armate è il sogno di tanti giovani. In molti, infatti, dopo vari anni nell’esercito, se non riescono a proseguire la carriera come militare, sfruttano la possibilità data dai mesi passati nelle caserme per avere qualche punto di vantaggio nei concorsi dei vari corpi.
È stato pubblicato il bando per allievi agenti della Polizia Penitenziaria e i posti a disposizione sono 1758.
Nel bando, ufficializzato alla fine di marzo, ci sono tutte le informazioni e sono riportati i requisiti essenziali per prendere parte al concorso e partecipare alle prove. Oltre alle condizioni basilari che potremmo definire scontati (la cittadinanza italiana, il godimento di tutti i diritti vicili e politici), bisogna avere massimo 28 anni.
Per gli altri requisti, il limite di età è elevato di un periodo che è pari all’effettivo servizio militare prestato (che non deve essere superiore ai tre anni). Nel bando c’è scritto anche che bisogna essere in possesso delle qualità morali e di condotta come prevede l’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001 e infine avere un’efficienza e idoneità fisica, psichica e attitudinale per poter prestare servizio presso la polizia penitenziaria.
Non possono partecipare i cittadini che sono stati destituiti da un impiego presso una Pubblica amministrazione a causa di una condanna a pena detentiva o per i quali sono state previste misure di prevenzione.
La domanda deve essere inviata in via telematica e il termine ultimo è il 19 maggio 2022. Poter poter fare l’estanza di iscrizione bisogna avere lo Spid
Circa un mese dopo il termine ultimo per inviare la domanda e partecipare al concorso dei 1758 posti in Polizia Penitenziaria, il 22 giugno 2022, il Ministero della Giustizia pubblicherà le data in cui si svolgeranno le prove. Il calendario prevede quattro diverse fasi: innanzitutto una prova scritta d’esame sulle materie indicate dal bando del concorso, poi il secondo passo è la prova di efficienza fisica.
A questa seguiranno gli accertamenti psico-fisici e infine le prove attitudinali. Pur se si supera una fase e si accede alla successiva, si può sempre essere sottoposti a controlli per verificare che i dati siano corretti.