Assegno Unico dei figli, sono in tanti a chiedersi quanto tempo dovranno ancora aspettare ora che è stata superata la metà del mese
Importante comunicazione dell’Inps che ha fatto sapere che è in corso la preparazione per i pagamenti dell’Assegno Unico e Universale dei figli, la misura che riguarda le famiglie che hanno un figlio fino ai 21 anni.
L’erogazione tocca alle “ulteriori 1.097.079 domande pervenute a marzo”, specifica l’Istituto di Previdenza, per 1.789.250 figli. Ricordiamo che la misura dà diritto all’assegno fin dal settimo mese di gravidanza.
Le domande sono partite da gennaio, quando la legge è entrata in vigore, e a marzo sono arrivati i primi pagamenti. L’Inps ha comunicato qual è il calendario di aprile.
Assegno Unico dei figli, quando si paga
Se le domande sono state inviate tra gennaio e febbraio, per il mese corrente i pagamenti avverranno a partire dal giorno 15. Considerando che era l’ultimo giorno lavorativo prima della pausa pasquale, la macchina amministrativa entrerà nel vivo a partire da martedì.
Se invece la domanda è stata inoltrate da partire dal 1 marzo 2022, i pagamenti avverranno alla fine del mese successivo, quindi negli ultimi giorni di aprile.
Chi ha diritto a fare la domanda
Sono dunque solo pochi mesi che la misura è in vigore e ci sono ancora tanti dubbi in merito. Molti cittadini, infatti, chiedono chiarificazioni alla stessa Inps o ai patronati. Ad esempio, siccome l’assegno vale dal settimo mese di gravidanza, tanti si domandano se già in quel momento possono presentare istanza.
La risposta è no, bisogna aspettare necessariamente la nascita perché solo allora, con il nome, il cognome e la data, sarà possibile creare il codice fiscale. La misura è ovviamente retroattiva e quando il bambino o la bambina nascerà, si dovranno avere due mesi di arretrati.
L’Assegno si chiama Unico e Universale perché incorpora alcune misure a sostegno della maternità. Altre sono rimaste autonome ma la maggior parte sono confluite tutte insieme nell’assegno che si chiama anche Universale perché riguarda tutti, anche chi ha redditi molto alti.
Infatti l’assegno viene sì erogato in base all’Isee (più è basso e più soldi si ottengono) ma viene garantino anche a chi ha soglie alti e addirittura a chi non allega l’Indicatore alla domanda. In questo ultimo caso si percepirà il minimo previsto dalla legge, 50 euro.