Bonus casa, le banca non accettano nuove domande per i crediti e il mercato è ormai saturo: quali sono gli spiragli
Acquisti che vanno al rilento e altri già fermati. Il mercato delle cessioni dei crediti che sono legati ai bunus fiscali (in particolare quelli edilizi, Superbonus 110%, Ecobonus, Sismabonus, Bonus facciale, Bonus Mobili), è fermo.
Il Sole 24 ore ha monitorato la situazione dei diversi istituti bancari per vedere piùda vicino come stanno le cose: si profila un sistema indisponibile per procedere a nuove domande.
I crediti crescono sempre di più e attualmente si stima che siano arrivati a 40 miliardi di euro ma al contrario diventa sempre minore il numero di soggetti che acquistano. Questo è il punto del problema che non consente di accogliere nuove domande mentre si riempie sempre di più la “stanza” dei crediti.
Crediti Bonus casa, stop di Intesa e UniCredit
Il quotidiano economico già mercoledì aveva riportato che Intesa Sanpaolo e UniCredit sono le prime banche che stanno chiudendo le porte, ma non le uniche. La loro posizione è la più importante visto che da sole hanno raccolto la stragrande maggioranza del mercato.
Intesa SanPaolo, ha raccolto fino ad oggi domande per una cifra che in totale raggiunge quasi i 20 miliardi di lavori mentre Unicredit è a 1,2 miliardi. Ma non c’è possibilità di sbloccare il mercato neanche altrove, negli istitui più piccoli. Banco Bpm, è andato oltre i 3,5 miliardi di acquisto di crediti fiscali. Si sta dirigendo verso i 4 miliardi e dunque alla capacità massima di disponibilità. L’istituto oltre a fornire i numeri ha anche fatto sapere di non avviare la pratica di nuove domande.
Tutto fermo anche a Credit Agricole Italia, tranne che per le domande già assunte, e la sospensione viene definita “momentanea”. Stessa decidione del gruppo cooperativo Cassa Centrale Banca.
Domande chiuse anche presso Deutsche Bank che ha raggiunto il massimo di quanto si era prefissata e Credem che ha fermato nuove domande già qualche settimana fa. Difficile ormai trova qualche banca che sia disposta a impegnarsi ancora in questo tipo di mercato visto che allo stop sono arrivate anche Banca Carige e di Popolare di Sondrio.
Qualche margine c’è ancora? Forse, e vengono da Bper e Mps che finora sono state caratterizzate comunque da atteggiamenti di prudenza nell’accettazione delle domande. Anche Sparkasse va verso lo stop totale.