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Categorie: Risparmio

Blackout Bancomat, ora i risparmi rischiano: pericolo serio

Pubblicato da
PAOLA FERRARO

Bancomat e pagamenti elettronici in blackout tecnico in tutta Italia. Vediamo cosa è successo

(Pixabay)

Bancomat e pagamenti elettronici in tilt già da inizio mattinata ieri in tutta Italia. Disagi quindi in tutto il paese con diversi Pos e carte fuori uso. Il disservizio si è protratto a macchia di leopardo per buona parte della mattinata. Panico e congetture si sono diffuse sui social mentre il caos regnava nei supermercati e davanti ai bancomat fuori servizio. Centinaia di operazioni non sono andate a buon fine e i contanti sono stati l’unico mezzo di pagamento possibile.

Dalle prime ricostruzioni sembra smentito la possibilità che sia stato un attacco informatico. A mandare letteralmente in tilt i trasferimenti sarebbero stati problemi al sistema Nexi. La Nexi S.p.A., noto ai più prima come Centrale delle banche Popolari Italiane, è una banca italiana specializzata nei sistemi di pagamento e gestisce le operazioni di trasferimento di denaro tra cui i pagamenti online e attraverso i Pos. Le carte di credito inibite dal blocco sono state tra le altre Visa, Mastercard, Pagobancomat, Nexi Pay. Le banche invece coinvolte nelle problematiche inerenti i conti corrente sono state Intesa Sanpaolo, Unicredit e Poste Italiane.

Bancomat in tilt: emerge la vulnerabilità del sistema, il rischio del blackout

(Pixabay)

La situazione di blocco dei circuiti bancomat e di pagamento elettronico ha evidenziato la vulnerabilità del sistema. La difficoltà di aggiornamento dei network di gestione e di processo dei pagamenti sono all’origine del gap di sicurezza possibile.  La sicurezza dei pagamenti digitali va salvaguardata e sviluppata nelle diverse fasi del processo di utilizzo delle piattaforme e dei servizi annessi.

Le banche e le altre istituzioni hanno di fatto spostato i loro clienti sui canali digitali negli ultimi dieci anni. La pandemia ha completato il passaggio definitivo che ha portato gli istituti finanziari a intensificare la necessità di strutture sempre più digitalizzate. L’aumento delle iterazioni dei clienti con le banche tramite App mobili o siti web è pari al 50% nel 2020. Va da sé che anche i pagamenti contactless siano andati di pari passo in progressione crescente.

Siamo dunque sempre più esposti alle trappole dei truffatori che dilagano sul web alla ricerca dei nostri dati sensibili. La tecnica più collaudata si annida dietro finte esche travestite da messaggi sms e email ingannevoli. Il phishing continua la sua inarrestabile corsa sempre più tecnologicamente avanzato. L’attenzione massima è dunque opportuna ogniqualvolta operiamo sul web ed utilizziamo i nostri dati per gli acquisti, per l’home banking e per qualsiasi altra attività che comporta l’utilizzo di password di accesso. Non dimentichiamo anche la sicurezza da tenere anche quando andiamo a fare un semplice prelievo agli sportelli ATM e ricordiamoci sempre di seguire scrupolosamente tutte le raccomandazioni del caso.

PAOLA FERRARO

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PAOLA FERRARO