Sarebbe possibile programmare gli Stati di WhatsApp? C’è forse qualche trucco per farlo? Scopriamolo insieme.
Sappiamo tutti che anche se abbiamo un’app sui nostri telefoni questa non appartiene effettivamente a noi. Si tratta solo di una sorta di programma che viene distribuita agli utenti perché questi possano utilizzarla ma la gestione rimane sempre e comunque del proprietario.
Questo meccanismo di gestione permette di applicare modifiche alle app già presenti sui telefoni. Solitamente gli aggiornamenti sono volti a dei miglioramenti che consentono di applicare nuove funzioni e rendere quindi l’utilizzo dell’app in questione sempre più efficiente e divertente.
Un meccanismo che si può vedere bene, ad esempio, con WhatsApp, che quasi tutti al mondo ormai utilizzano. I programmatori e sviluppatori dei sistemi sono continuamente all’opera per fornire un’esperienza di utilizzo sempre più all’avanguardia. Ma a volte cose che si vorrebbero avere nell’app non potranno mai arrivare, probabilmente perché ogni funzione ha un concreto motivo di esistere inserita in un contesto economico manageriale.
Qualcuno si domanda come si fa a programmare gli stati di WhatsApp. Lo stato, sull’app di messaggistica istantanea, è la possibilità di condividere foto, video, pensieri e altri file multimediali per un tempo limitato di 24 ore. Gli utenti che visualizzano la storia verranno resi noti in un elenco a tendina che si apre dal fondo della schermata dello stato stesso.
Lo stato di WhatsApp, come le storie dei social, ha lo scopo di attirare mostrare una condivisione solo per un periodo limitato di tempo, così che gli altri utenti debbano sbrigare almeno un momento della loro giornata sul social se non vogliono perdere quell’aggiornamento.
La programmazione delle storie avrebbe poco senso agli occhi di chi lavoro per queste applicazioni. Una volta, su alcuni social, era possibile programmare i post, ma poi questa funzione è stata eliminata e forse è stata eliminata per un motivo logico.
Se le storie durano solo 24 ore così che gli utenti devono entrare sull’app o sui social almeno una volta al giorno, è chiaro che chi posta questi contenuti deve fare altrettanto. Con la possibilità di programmare si potrebbe rischiare che gli utenti spendano un’ora a programmare post per tutta la settimana e poi accedano solo di tanto in tanto per vederne l’andamento.
Quindi se siete tra quelli che aspettano iniziative per programmare le storie o gli stati su WhatsApp forse dovrete attendere ancora per parecchio tempo. Per il momento non è un’azione possibile e non sembra rientrare tra gli obiettivi gestionali.