Novità per i percettori dell’Assegno Unico Universale, è stata decisa la data del conguaglio per chi ha presentato l’ISEE in ritardo. Ecco come sanare la situazione
Una novità importante è stata introdotta dal mese di gennaio 2022 nel welfare state italiano. Parliamo dell‘Assegno Unico Universale una misura in favore delle famiglie con figli a carico, fortemente voluta dalla maggioranza che sostiene il Governo guidato da Mario Draghi.
Parliamo di una misura, gestita direttamente dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS attraverso la quale viene versato, direttamente sul conto corrente degli aventi diritto, una cifra per il supporto alle attività familiari.
L’Assegno Unico Universale sostituisce per intero i vecchi ANF, l’assegno nucleo familiare, i cosiddetti assegni di famiglia inseriti direttamente in busta paga, ed assorbe altri sette micro strumenti di natura socio economica.
Il nuovo strumento di welfare è attivo dal 1 gennaio 2022, giorno dal quale si può fare domanda ed è stato erogato per la prima volta ad inizio marzo. Al momento sono cinque le tranche mensili di pagamento a seconda della data in cui si è presentata la domanda. Tranche che entro il mese di maggio diventeranno nove.
E’ bene ricordare che dal momento in cui si percepisce l’assegno unico spariscono dalla busta paga i soldi del vecchio ANF
Assegno Unico, ecco quando arriva il conguaglio
Lo strumento è stato accolto, favorevolmente, dai cittadini che hanno presentato domanda, i numeri in tal senso sono netti, siamo molto vicini alla platea complessiva prevista dal legislatore. Ci sono però situazioni anomale che vanno sanate.
Parliamo nello specifico dei cittadini che hanno presentato l’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente il modello rilasciato dall’INPS atto a certificare il valore del reddito di un nucleo familiare.
Ai cittadini che non hanno provveduto per tempo a questa richiesta prevista dalla norma che istituisce lo strumento è stata assegnata, in automatico, la fascia di reddito più alta. Parliamo di quella oltre il 40.000 euro di ISEE, una fascia che da diritto ad un assegno di 50 euro per ogni figlio fino ai 21 anni di età.
Queste situazioni possono però essere sanate. Per farlo è necessario, entro e non oltre il 30 giugno 2022, presentare l’ISEE aggiornato. Dare vita a questa operazione permette all’INPS di ricalcolare, al giusto livello di reddito ed il relativo assegno spettante. Ma non solo.
L’INPS ha comunicato ufficialmente che la minor cifre ricevute da marzo al momento in cui viene inviato l’ISEE corretto saranno oggetto di conguaglio. Conguaglio che verrà versato sul conto corrente con l’assegno del mese di luglio.