Nelle economie moderne, dominate dall’inflazione e dalle transazioni via internet, tenere i soldi nel materasso è un errore clamoroso. Il motivo
Fino a metà degli Anni Novanta non era desueto, o assurdo, vedere persone, soprattutto anziane, stipare i propri risparmi nel materasso della camera da letto. Si trattava di una tecnica nata, essenzialmente, poco dopo la seconda guerra mondiale.
Una tecnica considerata valida dopo che al disastro della dittatura e del conflitto mondiale era subentrato un primo barlume di benessere. Del resto negli Anni Cinquanta le banche, pur essendo ampiamente presenti su tutto il territorio nazionale, non avevano una capillarità e soprattutto una varietà di servizi tali per attirare clienti disposti a concedere i propri risparmi.
Negli anni successivi, ovviamente, il fenomeno si è attenuato fino quasi a scomparire, anche se non del tutto. Il motivo spiegano gli analisti economici è legato a due motivi. Il primo il Boom della Borsa degli Anni Ottanta, il secondo l’avvento di internet con la conseguente nascita dell’economia contactless, delle transazioni online e delle monete virtuali.
Sono sempre meno infatti i soldi contanti in circolazione, cosi come è sempre più intensa la virata dei governi e degli istituti di credito verso transazioni con moneta virtuale e tracciabile.
Soldi nel materasso: perchè è un errore
Ma come detto, ci sono ancora sacche di resistenza al fenomeno, che un po per cultura, un po per abitudine un po per sfiducia preferiscono tenere i soldi in casa, nel materasso, piuttosto che versarli in banca.
Il problema è che, sempre secondo i principali analisti, tenere si soldi in casa in contanti è un errore sostanziale. Un errore che può costare soldi oltre che generare detrimento nel proprio contante e nei propri risparmi.
L’esempio pratico arriva dall’ultimo Bollettino Economico della Banca d’Italia nel quale viene fatto il calcolo di quanto scende di valore una cifra di 10.000 euro conservata in casa anziché in banca.
La cifra subisce una discesa di valore, a causa dell’inflazione, di una percentuale oscillante tra l’1,8 ed il 4%. Lo stesso calcolo entra nel dettaglio pratico, 10.000 euro conservati per due anni nel materasso viene erosa dell’inflazione fino a diventare 9200 ed in alcuni casi 8980 euro.
Tutto questo ovviamente tenendo conto solo degli effetti della pandemia da coronavirus covid-19 e non ancora della guerra tra Russia ed Ucraina.