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Moneta d’oro con la regina venduta a una cifra sbalorditiva

Pubblicato da
Giuseppe

Moneta d’oro con la regina diventa il pezzo più caro in Germania dove è avvenuta la compravendita. Di cosa si tratta

Moneta d’oro con Elisabetta I (foto social)

Oro, estremamente rara, e venduta a una cifra che è già passata alla storia. Mai nella storia delle aste in Germania una vendita aveva toccato cifre del genere. Stiamo parlando di una moneta che ritrae il profilo della regina Elisabetta I (1558-1603): il facoltoso collezionista è riuscito ad ottenerla per ben 770 mila dollari.

Stimata a 274.000 dollari dagli esperti della Kuenker Auction House, la casa d’aste che ha battuto il prezioso oggetto a Osnabrück, in Germania, è stata la base di partenza. Fin da subito è stato chiaro che si trattava di qualcosa di unico, coma ha dichiarato il capo della casa Neue Osnabrücker.

L’uomo ha spiegato che la Kampener Rosenoble, questo il nome della moneta, è una delle più grandi per dimensioni in quel periodo e ha anche una storia tutta particolare.

Moneta d’oro con la regina Elisabetta I: la storia

La moneta era di un commerciante ebreo, Jacques Schulmann, che si trovava in Olanda durante la Seconda guerra mondiale e la nascose in giardino a casa di un amico a Brabante. Il nazisti, infatti, oltre agli ebrei, erano interessati anche ai loro possedimenti e in particolare ai beni così rari e pregiati. Tutti oggetti razziati nelle loro conquiste che hanno formato i famosi tesori dei nazisti, in parte ritrovati.

Le SS se ne impadronirono comunque e stavano per vendere la moneta a un gioielliere ma Schulmann, sopravvissuto al conflitto ancora in corso, la riacquistò. Dopo fu restituita a Mark Salton, il figlio di Felix Schlessinger, il primo proprietario che la diede a Schulmann ma questi morì nelle camere a gas con la moglie.

L’uomo però, consapevole di possedere una moneta rara e del pericolo che correva essendo ebreo durante la guerra, redasse un testamento assegnando l’oggetto alla casa d’aste Kuenker e Stack’s Bowers Galleries, a New York, e che il ricavato dovesse andare in beneficenza a organizzazioni impegnate in ricordo di quanto successo agli ebrei.

Nel corso degli anni ha girato il mondo, passando per varie case d’este, fino alla vendita di qualche giorno fa.

Giuseppe

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