Vasta operazione della Guardia di Finanza per smantellare una importante rete di gestori dei servizi illegali di IPTV, multe salatissime, fino a 1000 euro, per i possessori del pezzotto. Ecco i territori più colpiti
Vasta e complessa operazione della Guardia di Finanza che nel fine settimana a cavallo tra l’8 ed il 10 aprile ha smantellato una rete di Internet Service Provider in grado di far funzionare diversi servizi di IPTV illegali.
Ricordiamo brevemente che l’IPTV, acronimo di Internet Protocol Television è un sistema per la trasmissione del segnale televisivo, in particolare quello satellitare, attraverso una rete informatica, una VPN, virtual private network, dedicata allo scopo.
La trasmissione si propaga attraverso un protocollo definito TCP/IP e consente ai possessori di un particolare decoder, il cosiddetto pezzotto di usufruire, a costi contenutissimi, dei programmi di Amazon Prime, DAZN, Disney Plus, Netflix e Sky.
Servizi che, ovviamente, sono illegali, servizi che alimentano il mondo delle pirateria e che al tempo stesso ingrassano le mafie che a vario titolo controllano e vendono il servizio.
Come detto nel fine settimana in corso la Guardia di Finanza ha assestato un duro colpo ad una delle reti più vaste ed organizzate del territorio nazionale. Tanto da far ipotizzare che il colpo assestato possa essere esiziale e definitivo per la diffusione della IPTV illegale.
Le Fiamme Gialle, secondo quanto apprende da fonti qualificate la redazione di Bonifico Bancario, sarebbero risalite alla centrale principale dell’Internet Service Provider dai cui server partivano le trasmissioni recepite da migliaia di utenti.
La Guardia di Finanza non ha fornito cifre ufficiali ma, secondo i dati in nostro possesso, i “pezzotti” legati al progetto criminale erano circa 500.000 di cui il 22% del totale acquistato in Campania, il 15% in Sicilia, il 14% nel Lazio, il 9% in Puglia, l’8% in Lombardia, il 7% in Calabria e per il restante 25% sul resto del territorio nazionale.
Le persone identificate come possessori del decoder IPTV sono state multate con una sanzione che varia dai 500 ai 1000 euro a seconda dalle quantità di servizi acquistati. Grande soddisfazione viene espressa per l’operazione da Sky Italia che in una nota di stampa sottolinea come: “La Guardia di Finanza ha il pieno sostegno dell’azienda”.
Sky evidenzia anche che “la pirateria audiovisiva finanzia la criminalità organizzata e colpisce negativamente l’industrie creative” specificando che usare l’IPTV illegale ha sempre e comunque un impatto sugli utenti finali che sono oggetto di multe importanti.