Superbonus 110%, è in arrivo una proroga: di cosa si tratta

Superbonus 110%, proroga per alcuni lavori. Il governo è pronto a intervenire nel primo CdM subito dopo Pasqua

Superbonus 110%
Foto Ansa

È da qualche giorno che si voficera di una proroga ma solo per alcuni lavori che riguardano l’agevolazione molto fruttata quest’anno. L’argomento desta sempre molto interesse soprattutto dopo i tanti tentativi di truffa che ci sono stati con il Superbonus del 110% e per la questione della cessione dei crediti.

Subito dopo Pasqua, giovedì 21 aprile, ci sarà un nuovo Consiglio dei Ministri dove si discuterà degli aiuti economici e presumubilmente sarà inserita anche una norma che riguarda le case unifamiliari.

Dovrebbe essere prorogata la data del 30 giugno 2022 per il raggiungimento della soglia del 30% di intervento che riguardano solo quel tipo di costruzione. Ad annunciarlo sono state Martina Nardi e Alessia Rotta, la prima presidente della Commissione Attività Produttive e la secondoa presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati, entrambe in quota Partito Democratico.

Una notizia positiva, continuano le due deputate, perché l’intervento che ci sarà potrà dare ossigeno a tante aziende che potranno trovare più facilmente un compratore per il credito.

Superbonus 110%, perché molti cantieri si sono fermati

Superbonus 110%
Foto Ansa

Lo stop and go degli ultimi mesi dovuti a interventi normativi volti a contrastare proprio alcune pratiche sospette, hanno bloccati i cantieri e molti sono rimasti con le impalcature e senza alcun operaio che lavora. Per tale motivo secondo il Movimento 5 stelle non è sufficiente una eventuale proroga di sei mesi che siano termine intermediario o finale che ora è fissato al 31 dicembre 2022.

Come funzione il sistema dei crediti d’imposta e perché i cantieri poi sono stati bloccati? Il credito fiscale previsto dal bonus 110% è una una detrazione sulle spese sostenute per lavori di ammodernamento degli edifici. Per fare un esempio concreto, se si spendono 100mila euro per ristrutturare la casa, lo Stato ne darà 110mila sotto forma di crediti d’imposta.

Si può quindi dire che più che un sostegno economico è un incoraggiamento a fare lavori che rendono più efficienti dal punti di vista energetico gli edifici con alla lunga un risparmio in bolletta e meno spreco di energia.

La legge prevedeva una cessione illimitata del credito e il governo ha corretto proprio questa parte con maggiori controlli proprio per fermare le speculazioni e i tentativi di truffa, avendo come effetto il rallentamento dei cantieri.

Gestione cookie