Bonus docenti precari, buone notizie per tantissimi insegnanti

Bonus docenti precari, quali sono i requisiti per ottenere l’agevolazione: scuole d’insegnamento e caratteristiche

Bonus docenti precari
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Gli insegnati che hanno un contratto di scadenza di anno in anno con le scuole (supplenti anche solo per qualche mese) sono sempre un tema delicato nelle politiche dei vari governi.

Le loro assunzioni sono un argomento sul quale tutti i ministri si sono espressi e il mese scorso si è tenuto il concorso atteso da due anni, ma non sono mancate polemiche per l’eccessivo numero di bocciati.

Per alcuni arrivano delle buone notizie. Per chi non è di ruolo (quindi non ha il famoso posto fisso a scuola) e insegna nelle scuole pubbliche dell’infanzia, nelle primarie e nelle secondarie di primo e secondo, c’è un bonus.

Si da un minimo di 400 a un massimo di 600 euro. Si tratta di una tantum, quindi non un’integrazione mensile sullo stipendio, che riguarda solo le scuole della regione Lazio con docenti inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento (GAE) e Graduatorie Scolastiche Provinciali (GPS) Il bonus è messo a disposizione con un apposito bando regionale.

Bonus docenti precari, si può ottenere anche in altri modi

Ci sono dei requisiti da rispettare. Il sito MiurIstruzione fa il punto e spiega che la richiesta la possono avanzare i docenti che sono stati chiamati a svolgere le proprie mansioni a partire dal mese di settembre 2021.

Ma l’agevolazione si materializza anche in altri modi. Per un importo pari ad almeno il 70% del contributo richiesto si potranno acquistare, corsi di alta formazione o di aggiornamento presso gli enti che sono accreditati dal Ministero dell’Istruzione, così come i corsi per ottenere altri certificati di competenze tecniche e linguistiche, sia in presenza che online, ma non solo.

Per la restante parte, dunque per un importo pari ad un massimo del 30% del contributo richiesto, è consentito comprare libri di lettura e approfondimento e abbonamenti a riviste, spettacoli teatrali o materiale didattico elettronico come pc o e-book, una sorta di “bonus 18enni” ma per gli insegnati precari.

Ma come si stabilisce a quanto ammonta il contributo? La cifra viene detemrinata sulla base della durata del periodo dell’incarico di insegnamento. 600 euro per insegnanti che hanno ricevuto uno o più incarichi per un periodo di 12 mesi; 400 euro invece per un periodo compreso tra 6 mesi e 12 mesi.

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