In merito all’Assegno unico 2022 in diversi denunciano importi inferiori rispetto a quelli ai quali avrebbero avuto diritto. Cosa bisogna fare per risolvere la questione e ricevere gli arretrati.
Assegno unico 2022, gli importi per il mese di marzo sono già arrivati ad alcuni degli aventi diritto. Ma non tutto è filato liscio. In diversi tra i cittadini che avevano fatto richiesto hanno comunicato all’INPS di avere ricevuto un importo sbagliato in riferimento alla posizione legata al proprio ISEE presentato.
E allora proprio l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è dovuto intervenire per fugare ogni dubbio e per distribuire maggiori certezze. Chi ha avuto un accredito per l’Assegno unico 2022 inferiore alle aspettative riceverà il dovuto conguaglio.
Va anche detto però che, in diverse situazioni, la responsabilità non è dell’INPS ma degli utenti stessi. Per esempio è successo che chi ha più figli a carico e meno di 40mila euro di ISEE ha avuto solamente il minimo previsto in assoluto dai criteri stabiliti dall’Assegno unico 2022. E questo è capitato perché queste persone non hanno calcolato l’Indicatore.
Assegno unico 2022, come fare per ricevere gli arretrati non corrisposti
Sempre l’INPS aveva fatto sapere, nel corso delle ultime settimane, che molte domande pervenute dai cittadini riportavano degli errori di vario tipo nella compilazione dell’ISEE allegato. Per situazioni del genere è possibile avanzare una nuova domanda, con tutti gli sbagli corretti.
In questo modo si potranno ricevere i soldi mancanti. Ma bisognerà fare tutto ciò entro il prossimo 30 giugno. Da luglio infatti decadrà il diritto di potere incassare retroattivamente ogni eventuale arretrato maturato da marzo 2022 in poi.
L’aggiornamento del proprio ISEE richiederà il doversi recare con tutti i documenti del caso presso la propria sede territoriale dell’INPS. Oppure ci si potrà rivolgere ad un Patronato CAF. E come detto, bisognerà fare il prima possibile per non fare si che passino le settimane, passino i mesi e si arrivi all’inizio dell’estate.
E si giunga così a vivere una situazione per la quale non ci sarà più la quantità di tempo necessaria per potere agire, correggere le storture burocratiche del caso ed avere pienamente diritto a ricevere quello che ci spetta per legge.