Moneta da 1 euro con il “gufo”, online si trova in vendita a un prezzo altissimo: vale davvero tante soldi?
Come per le altre monete dell’Euro, quando la valuta unica è entrata in vigore nel vecchio continente nel 2002, ogni paese ha scelto una propria raffigurazione per ogni singola moneta.
Ci sono poi le edizioni speciali come le commemorazioni: è il caso del 2 euro con i volti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino emessa ques’anno, in occasione del trentennale delle stragi dove i giudici furono uccisi dalla mafia.
Restando sulla moneta di 2 euro, l’Italia scelse Dante Alighieri. Ma ci siamo mai chiesti ogni paese che scelta ha fatto? Se passassimo in rassegne le raffigurazioni di tutte le monete, di tutti gli Stati che hanno aderito all’euro, dovremmo studiare un bel pezzo di storia europea.
La Grecia, culla della civiltà classica, della democrazia e di buona parte di quelli che vengono definiti valori europei, ha la moneta da 1 euro che in gergo viene della del “gufo“, anche se l’animale raffigurato è una civetta. Realizzata da Georgios Stamatopoulos si ispira a un’antica moneta, la tetradracma ateniese, risalente al V secolo a.C. La civetta era considerata unp degli animale della Dea della saggezza Atena.
È una moneta che online è in vendita. Per molti è speciale tanto da arrivare a costare migliaia di euro. Ma cosa avrebbe di particolare? Innazitutto facciamo una premessa importantissima: sono valutazioni per lo più fatte da chi posta le foto della mone online e probabilmente hanno poca credibilità.
Una delle stelle che fanno da contorno alla moneta ha al suo interno una S che secondo molti sarebbe per Suomi, come i finlandesi chiamano il proprio paese nonché regione della Finlandia. Questo sarebbe l’errore che farebbe crescere a dismisura il valore della moneta, ben diverso da quello nominale.
Il sito specializzato Monete di Valore spiega che di 1 euro greco ci sono due versioni: una può essere definita standar e non ha alcuna S all’interno della stella e un’altra che ce l’ha. Nessuna delle due,però, ha un valore particolare se non quello nominale, appunto di 1 euro. Può valer di più solo l’esemplare di fior di conio, ossia mai usata, ma non si va oltre i 5 euro.
Entrambe, con o senza S, hanno milioni di esemplari. Quindi bisogna fare molta attenzione se troviamo chi vuole vendercela come moneta rara.