Nel mese di febbraio del 2022 è stato adeguato, al costo della vita, il valore dello stipendio minimo per badanti e colf, le collaboratrici familiari. Ecco tutti i nuovi importi
Dalla Primavera del 2018 è entrato, prepotentemente, nel linguaggio comune il concetto di reddito minimo garantito o, in alternativa, di salario minimo garantito. Un concetto che, nella realtà dei fatti, è ben presente nell’ordinamento italiano dal 20 giugno 1970.
Quel giorno di giugno di 51 anni fa viene approvata la Legge 300 meglio nota come Statuto dei Lavoratori. Parliamo di una legge, fortemente voluta dal Giurista Gino Giugni, considerato a ragione il padre della norma.
Giugni, che 23 anni dopo, completerà il suo lavoro facendo approvare gli ultimi decreti attuativi in qualità di Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale nel Governo presieduto da Carlo Azeglio Ciampi. Nella Legge 300 del 1970 viene inserito un concetto fondamentale per i lavoratori che operano in Italia, quello del salario minimo. Un concetto che sovraintende l’indicazione di una cifra minima per la quale una mansione deve essere retribuita.
Cifra che viene poi recepita nei singoli contratti collettivi nazionali di settore. Un fattore, come detto, tuttora ben presente e valido nel nostro ordinamento. Fattore che negli ultimi sei mesi ha visto anche sollevare diverse polemiche.
Il motivo è legato al fatto che alcuni contratti collettivi dall’estate 2021 hanno visto rivalutato l’importo minimo per adeguarlo alla fiammata dell’inflazione. Una scelta però a macchia di leopardo che ha tutelato solo una parte dei lavoratori italiani.
Tra questi, per fortuna, alcuni di quelli che svolgono lavori particolarmente usurante ed al tempo stesso decisivi per il funzionamento del welfare: le badanti e le collaboratrici familiari, le colf.
Ecco i nuovi importi e le date di pagamento aggiornate al 31 marzo 2022. Partiamo dalla badanti. Il nuovo livello minimo passa sale ad una griglia che va 664, 09 a 845,22 euro. In questo caso parliamo di badanti convinventi.
Nel caso di badanti, non conviventi e collaboratrici familiari, il dato sale ad una griglia compresa tra 603,73 e 700,31 euro. Ricordiamo che nel contratto collettivo nazionale di lavoro sono fissati anche i valori orari della singola prestazione, che si collocano in una griglia compresa tra 4,83 e 8,57 euro l’ora.
Nel contratto nazionale sono fissati anche i dettagli relativi ai valori per singola giornata di vitto e alloggio, parliamo ovviamente di badanti conviventi. I valori sono cosi ripartiti, 1,75 euro al giorno per l’alloggio, e 2,03 euro per ogni pasto sia esso colazione, pranzo o cena. Ricordiamo, infine, sempre attingendo ai dati del CCNL che il pagamento mensile va erogato dal 1 al 10 del mese successivo allo svolgimento della prestazione.