Prezzo benzina, calo insoddisfacente: spiegato il motivo

Dopo mesi, finalmente, il costo della benzina scende sotto gli 1,80 euro: valori così non si registravano da gennaio. Ma per le associazioni di categoria non è ancora abbastanza.

Prezzo benzina calo Unione Nazionale Consumatori
(Franco Silvi – Ansa)

Dopo mesi il costo della benzina è sceso sotto gli 1,80 euro. Un gran risultato considerati i valori raggiunti a marzo dove il carburante aveva superato i 2 euro per litro. Eppure per alcune associazioni di categoria, come Codacons e Unc, non sarebbe abbastanza. Anzi, questo calo sarebbe insoddisfacente.

Caro benzina, il prezzo diminuisce ma questo non basta: la denuncia di Unc e Codacons

Prezzo benzina calo Unione Nazionale Consumatori
Il Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona (Vincenzo Tersigni – Ansa)

Il Ministero della Transizione Ecologica, stando alle sue consuete rilevazioni settimanali – riporta l’Ansa– avrebbe rilevato come nella settimana dal 28 marzo al 3 aprile il costo della benzina sarebbe sceso in media sotto gli 1,80 euro, attestandosi a 1,792 euro per litro.

Rispetto alla prima metà di marzo, l’abbattimento dei costi sarebbe stato notevole. Si parla di 7,8 centesimi in meno che si traducono in una riduzione del 4%. Anche il prezzo del diesel avrebbe subito una diminuzione notevole con un prezzo medio a livello nazionale di 1,788 euro a litro. Ben 7 centesimi di euro in meno concretatosi in un -3,7%.

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Tuttavia per la UNC, Unione nazionale consumatori, quest’ultimo dato sarebbe da definirsi “scandaloso”. Il Presidente Massimiliano Dona, riferisce Ansa, avrebbe affermato come sia inconcepibile che nonostante il taglio di 30,5 centesimi il costo del diesel sia ancora sopra ai valori che hanno preceduto il conflitto ucraino.

Il presidente dell’UNC ha proseguito affermando che se la benzina in modalità self service si attesta a 1,793 euro al litro – costo inferiore a quanto registrato al 31 gennaio- il gasolio è a 1,788 a euro al litro, ossia ad un livello ancora maggiore rispetto al 28 febbraio, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, quando era invece a 1,740 euro.

Dello stesso avviso il Codacons che denuncia una riduzione ancora insufficiente. Stando all’associazione, le famiglie italiane stanno continuando a pagare per il carburante il 24,4% in più rispetto all’anno scorso. Tutto ciò nonostante il Governo abbia operato un taglio.

La viceministro all’Economia, Laura Castelli, ha voluto rassicurare gli italiani sottolineando come l’Esecutivo sia prossimo a varare nuove misure contro il caro benzina.

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